mercoledì 10 settembre 2008

Deciso: mando il cv all'Alitalia

Vi chiederete voi che competenze ho per essere assunta? Perché secondo voi quelli stanno lì e il Governo ha qualche competenza in merito??
Se non ricordo male il manager ALITALIA scelto da Berlusconi nel suo precedente Governo, un certo CIMOLI, prendeva come stipendio 2,8 milioni di euro all’anno! Per portare sostanzialmente al fallimento la compagnia, e non pago del suo operato chiese, e ottenne, 5 milioni di euro di liquidazione!

Io, modestamente, avrei portato la compagnia sul lastrico, chiedendo molto meno.

Ma veniamo ad oggi: in piena campagna elettorale Berlusconi, e anche i sindacati, fanno fallire l’accordo quasi raggiunto con la compagnia aerea più importante al mondo AIR France KLM.

Ora diciamo che finanziare il debito con i soldi dello stato (illegale) chiamare amici imprenditori e dire, prendetevi il meglio della Compagnia, tanto i debiti rimangono agli Italiani, strafregarsene delle regole antitrust (e dirlo con orgoglio pure ai TG) e offrire una soluzione con più esuberi e economicamente peggiore…be!
Anche in questo caso ero capace benissimo di farlo io!

L’unica cosa che non so fare è fare credere a tutti gli Italiani che questo sia l’affare del secolo.

Purtroppo in questo ambito, Berlusconi è davvero il più bravo di tutti.

PS: Che la nuova Alitalia sia una fregatura non lo dico io, ma lo sostiene anche quel famoso quotidiano, notoriamente comunista e di parte, che è Il Sole 24 Ore.

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Nadia

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Nadia,
che il socialismo sia morto, da venire, presente, possibile solo a certe latitudini sono tutte delle baggianate.
Il socialismo c'è anche negli U.S.A. (Boeri e Zingales). Hai presente le due banche Freddy e Perry o come diavolo si chiamano? Salvate dal governo della nazione più liberale e liberista del mondo, la nazione che ha dichiarato guerra...alle tasse!!
Il problema è la compatibilità col sistema, quindi. Se fallisci e metti in ginocchio il sistema, ti salvo io, lo Stato. La polemica contro l'intervento dello Stato funziona fin quando il non intervento dello stesso non mette in pericolo gli equilibri interni (rapporto governanti - governati, capitale - lavoro ecc. ecc.).
In Italia è lo stesso; anzi di più. In Italia l'intervento dello Stato deve garantire anche altro (in alcune parti della penisola, anche le attività economiche dei malavitosi...).
Per quanto riguarda il contendere, credo che finirà così. I "capitani coraggiosi" che hanno dato il via alla cordata tricolore (e che non hanno interessi verso i voli pindarici) si ciucceranno la crema e il caffé; i fondi andranno allo Stato.
I capitani coraggiosi, fra un paio d'anni, comunque prima delle prossime elezioni politiche italiane, venderanno a Air France a prezzo di realizzo (perché nessuno vende niente per farci pari o rimetterci). Della bandiera non fregherà niente a nessuno. Gli sconfitti saranno i sindacati, ma non è la prima volta che combinano guai e comunque di loro c'è bisogno. Pagherà Pantalone, cioè noi. Del resto non è la prima volta. Abbiamo il terzo debito pubblico del mondo, no?
Guido Carletti

Fabio Camilletti ha detto...

Guido ha ragione. Sto leggendo Noam Chomsky, che dice esattamente le stesse cose, e cioè che allo stato attuale della faccenda il capitalismo vero (quello ottocentesco, per capirci, da padrone delle Ferrière) non durerebbe un minuto. E questo non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti. Soprattutto negli Stati Uniti. Dove senza intervento statale le imprese crollerebbero a picco, dove la ricerca scientifica a fini d'impresa è finanziata per il 90% dallo Stato sotto la copertura delle spese belliche (o, come dicono loro, di "sicurezza nazionale").
Alitalia, ma anche la Fiat o la Parmalat (solo per fare alcuni esempi, di cui l'ultimo mi lascia il dente particolarmente avvelenato: prima di sparire nei meandri di qualche galera uno scudetto Tanzi ce lo poteva anche comprare, i soldi per pagare Moggi li aveva) mostrano come anche il "capitalismo" italiano sia in realtà una pianificazione statale che nemmeno Lenin. Solo che i proventi non tornano allo Stato, ma alle imprese, a scapito dei soliti settori (scuola, sanità, ambiente, beni culturali etc.).
Insomma, i "capitalisti" di oggi (me lo diceva un mio amico bocconiano, che notava come Marx fosse tornato molto di moda negli ambienti dell'economia politica più liberal) sono molto simili ai "socialisti" di ieri. O forse sono stati sempre la stessa razza ;-)

Anonimo ha detto...

Ritorno ancora sull'argomento: l'ultima barbaggiannata del nostro,non per mia volontà, Presidente del COnsiglio è: se la trattativa di Alitalia fallisce è colpa della sinistra!

certo che ci vuole una bella faccia tosta, dopo aver fatto fallire la trattativa con Air France a marzo, e aver tirato su una nuova compagnia traballante che fa acqua da tutte le parti e che porterà, qualora andasse in porto, tre volte di più di esuberi di quelli previsti prima, e un sacco di debiti a noi contribuenti!


e della sua incapacità da colpa alla sinistra! e come al solito però è invece CAPACISSIMO di fare credere a tutti che la realtà sia quella che dice lui.

nadia