mercoledì 24 dicembre 2014

AUGURI DAL CIRCOLO FLAVIO ANTINORI

Abbiamo deciso di augurarvi Buon Natale con le parole di un grande narratore: Dino Buzzati. E' un pò lungo, ma vale la pena arrivare fino alla fine. Con l'augurio che lo spirito del Natale ci accompagni 365 giorni l'anno.

Auguri dal Circolo Flavio Antinori Filottrano

***** ****** ***** ***** ***** ***** ***** ****** ***** ***** ****** ****** ******

LO STRANO FENOMENO CHE SI CHIAMA NATALE di Dino Buzzati

Abbiamo appena finito di riporre nell’armadio le candeline e i gingilli dell’albero, appena finito di rispondere agli auguri dell’anno scorso e già ricominciano a suonare le campane con quel suono così caaatteristico. Un altro Natale è arrivato, precipitando su di noi con la spaventosa velocità del tempo. Ed eccoci perciò alle prese con la famosa ricorrenza, la quale ogni anno si presenta esattamente identica, conservando intatto attraverso i cataclismi e i secoli il suo incanto.

Sul Natale sono state dette fiumane di parole, scritti centinaia di libri, migliaia di racconti e di poesie. A prima vista sembra che, per parlarne ancora, ci voglia una bella dose di coraggio. Ma non è vero. Non se ne parlerà mai abbastanza. Il natale ritorna ogni dodici mesi, allo stesso giorno, 25, con precisione matematica, non è quindi una cosa molto rara. Tutti sanno come è fatto, tutti potrebbero descrivere in anticipo nei minuti particolari quello che accadrà nelle case rispettive. Eppure se ne resta sembre sbalorditi.





Senza neppure chiedersi il perché, la gente si smarrisce in quella strana atmosfera di allegrezza, di riposo, di poesia, di bontà e, data l’abitudine, trova tutto molto naturale; però nel profondo dell’animo c’è lo stupore, l’incredulità. Come è possibile che esista un giorno così differente dagli altri 364 giorni dell’anno? Come si spiega che per l’occasione l’umanità si comporti esattamente al contrario del solito?

Certo, è un fenomeno straordinario, uno dei fenomeni più sbalorditivi che siano mai accaduti sulla terra. Più ci si medita, meno si riesce a capacitarsi. Una faccenda così terribilmente diversa da tutto il resto! Provate, per piacere. a pensarci un po’.

La situazione è la seguente: c’è da solennizzare un importante anniversario, il più importante anzi. La scoperta dell’America – tanto per fare degli esempi – o la caduta dell’Impero romano, che cosa volete che siano al paragone del la nascita di cristo, figlio di Dio sceso fra noi per farsi crocifiggere? Anche i cristiani di tiepida fede, anche i dubbiosi, anche i miscredenti, tutti d’accordo che questa è la data più grande della storia, dopodiché si è cambiata la faccia del mondo. Al confronto Waterloo e il trattato di Aquisgrana fanno ridere.

Ebbene – e qui comincia l’incredibile – che cosa decidono di fare gli uomini per festeggiare la ricorrenza massima dell’anno? Osservateli, prego, con grandissima attenzione. Forse che si riuniscono in cortei, come nei giorni di esultanza nazionale, per marciare fino in piazza con le bandierie e i labari, al suono di fanfare? Forse che chiudono la casa e si mettono a girare per il mondo come d’estate quando ci sono le vacanze? Neanche. Oppure si travestono con allegre maschere e scorrazzano per le strade con pifferi, chitarre e bottiglie di buon vino? Ma neppure. Vuol dire dunque che restano tutto il santo giorno in letto a sonnecchiare? O si affollano nelle osterie a vuotare fiaschi e botti? O invadono cinema e teatri? O vanno a caccia? O se ne stanno seduti ai tavolini del caffè a spettegolare? O giocano alla palla? O si danno interamente a far l’amore? Meno che mai.
E allora cosa fanno? Se non lo si constatasse coi nostri personali occhi, non lo si crederebbe. La raltà supera le più pazze favole. perché il fatto sbalorditivo è questo: gli uomini per godere la festa delle feste, non cercano gli spassi soliti; al contrario, essi scelgono proprio quello che normalmente riesce più ostico e ingrato, l’opposto delle abituali preferenze.
Per il giorno di Natale – credere o non credere – diventano buoni all’improvviso. Si mettono a eseguire con entusiasmo sincerissimo il comandamento più spinoso di Nostro Signore Gesù Cristo , che è quello di amare il nostro prossimo!

Cosa è successo? Sono forse diventeti tutti matti? Forse li prende un’arcana nostalgia della stagione remotissima quando tra gli alberi e i ruscelletti dell’Eden, Adamo ed Eva si aggiravano spensierati, senza neppure lontanamente sospettare che cosa fosse desiderare il male? O è invece un anticipo, un presentimento, una prova generale dell’età futura, anch’essa lontanissima ma che certo un giorno arriverà, quando la cattiveria, l’odio e l’egoismo saranno spariti dal consorzio umano?

Quale che sia il motivo, guardateli uno per uno: la mano abituata a bastonare oggi accarezza, la bocca abituata ad imprecare oggi sorride, l’avaro è generoso, l’invidioso gode dei successi del collega, il vendicativo è pronto a perdonare. Sissignori, oggi uomini e donne trovano più soddisfazione nella gioia altrui che nella propria. E questo, salvo errore, si può dire un bel miracolo.

;a non è finita, non è ancora tutto. State attenti che il bello arriva adesso. Viene infatti istintivo di pensare: tanta bontà, tanto amor del prossimo è certamente una cosa splendida, ma chissà che fatica costa, che sacrifici, che travagli. Chissà che peso, per gli uomini, sostenere uno sforzo simile senza il minimo allenamento preventivo. Macché. Proprio il contrario. A vederli, non si sono mai trovati così bene. Che facce liete, che sguardi benevoli, che sorrisi luminosi, che parole soavi, piene di tolleranza e comprensione. Ciò che di solito è un castigo, cioè il sacrificarsi per il prossimo, diventa luce, soddisfazione, beatitudine. Felici sono, leggeri come piume.

Questo è il prodigio di Natale, sul quale non si scriverà mai abbastanza, da tanto è bello e misterioso. Resta infatti aperto un grande enigma: se in questo giorno gli uomini ci trovano tanta gioia a essere buoni, se si sentono cosìin pace con se stessi, perché non ci danno dentro, perché non perseverano, perché non si abbandonano definitivamente dopo averne provate le delizie, alle tentazioni del bene? Invece smettono subito. Basta che dal calendario cada il foglietto del 25 dicembre e che compaia il 26, tutto riprende come prima: gli affanni, le facce dure, gli occhi cattivi, l’avidità, le parolacce, gli scatti d’ira, le maldicenze, gli egoismi, l’inquietudine. Come se il Natale fosse stato un sogno, o una colpa vergognosa da nascondere, o una fuggevole pazzia su cui sarebbe pericoloso insistere. Per ventiquattr’ore gli uomini trovano la massima gioia nel fare quello che è nei desideri di Dio; e subito dopo, inesplicabilmente, tornano alle loro squallide abitudini. Perché questo voltafaccia? Ecco un problema che non siamo mai riusciti a decifrare. Perché buoni un solo giorno e poi basta fino all’anno successivo? Eppure sembrano felici.
Ben strana razza, gli uomini. Bravo chi li capisce.

Dino Buzzati
Corriere d’informazione, 24-25 dicembre 1954


RELAZIONE CONGRESSUALE UNITI PER FILOTTRANO

Pubblichiamo la relazione congressuale di Mirco Cesaretti, nuovo segretario del Circolo Flavio Antinori di Filottrano.

Cogliamo l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale.

Circolo PD Flavio Antinori

******** ******** ******** ******** ******** ******** ******** 


Buongiorno a tutti e grazie della partecipazione, un ben arrivati ai garanti Gerardo e Roberto.
Ci troviamo in un momento importantissimo e stimolantissimo per il nostro partito e per la nostra città.
Dopo tanti anni passati all’opposizione, anni nei quali abbiamo sopportato, combattuto modi di fare politica, programmi, che non ci appartenevano, dopo anni in cui noi di centro sinistra sembravamo una minoranza destinata a rimanere tale in un paese tradizionalmente di centro destra, ci troviamo invece ad amministrare la città con l’entusiasmo di chi lo ha desiderato da tanto tempo, ma soprattutto con la responsabilità di non deludere la fiducia dei cittadini che hanno espresso circa sei mesi fa un vero e proprio plebiscito nei riguardi del nostro progetto politico.
I nostri elettori si aspettano tanto da questa amministrazione, rapporti diversi con il cittadino, trasparenza amministrativa, rapporti nuovi con l’ associazionismo, una progettualità che non guardi solo al quotidiano ma che riesca ad immaginare a come sarà la nostra città tra venti anni.
Un amministrazione che si occupi delle cose pratiche:
-strade, scuole, servizi, verde pubblico, ma che vada soprattutto oltre portando avanti un progetto di più ampio respiro che guardi alla città, a come si presenterà urbanisticamente, nei servizi alla persona , nell ‘economia, nell’opportunità di svago, formazione ed aggregazione attorno ad un sistema valoriale sano che saprà proporre ai suoi giovani. Una città che sappia affrontare le sfide del futuro con progettualità e serenità.
-guardo e penso ai servizi alla persona ( vedi casa della salute per esempio, pronto intervento h 24, casa di riposo);
-guardo alle opportunità da dare ai nostri giovani;
-guardo alla cultura ed al turismo, il mettere in sinergia tutte le peculiarità del nostro territorio, sistema museale, chiese, palazzi storici, le nostre ville, Spada e Cento Finestre vere perle a livello italiano, cercando di valorizzare il nostro territorio nella sua interezza. Una città che riesce ad inserirsi nel turismo che dalla costa si sposta alla montagna o in quel turismo religioso che porta molti cittadini del mondo nella vicina Loreto.
Un Comune che sappia ridisegnarsi, uscire da quell’isolamento in cui il centro destra ci ha tenuto per anni.
Ho parlato di AMMINISTRAZIONE per far capire che questa è la sfida che ci aspetta è la sfida che aspetta questo partito, tutti noi.
E’ un momento per certi aspetti rifondativo almeno nell’azione, che noi non possiamo non cogliere a cui non possiamo non partecipare.
E’ chiaro che Vivi Filottrano ha vinto le elezioni amministrative grazie all’enorme apporto del popolo di centro sinistra, i numeri dicono questo, cinque consiglieri su otto eletti di chiara espressione PD dicono questo. E’ chiaro che non possiamo esimerci da essere la guida politica di questa amministrazione.
Per fare questo abbiamo bisogno di un PARTITO DEMOCRATICO dove la Democrazia sia il metodo di fondo in tutte le sue manifestazioni. La Democrazia porta Partecipazione. Un Partito “partecipato” è un Partito dove tutte le sue componenti sono rappresentate, naturalmente questo non deve significare anarchia o confusione o paralisi nelle scelte.
Quindi un partito INCLUSIVO, FORTE, PRESENTE TRA LA GENTE, per certi aspetti SOLARE, CHE NON ABBIA PAURA DI MOSTRARSI, un partito che sappia parlare ed avvicinare chi non ha mai fatto politica, che sappia coinvolgere di nuovo chi ne è stato deluso, che sappia parlare a quell’enorme fetta di persone che hanno deciso anche alle ultime amministrative o politiche di non votare.
Un PARTITO NON FLUIDO, NON GASSOSO, MA UN PARTITO PESANTE, FORTE, che conscio che alcune volte la forma può diventare sostanza sia attento alle REGOLE che sono la garanzia democratica di chi partecipa alla vita associativa del partito stesso.
Le regole che sono alla base di un PARTITO DEMOCRATICO sono semplici e chiare e mi aspetto che siano rispettate dagli iscritti. Per capirci un pensiero politico è personale fino a quando il partito dopo ampia discussione a maggioranza non lo fa proprio. Una volta fatto proprio, se riguarda l’amministrazione ci sono le persone elette che hanno il compito di portarlo nelle sedi opportune, che sono le riunioni di maggioranza. Non amo i voli pindarici solitari e non li accetterò come segretario, indeboliscono il PARTITO, non sono capiti dall’elettorato ed indeboliscono l’intera area di centro sinistra.
Chi oggi con la propria assenza vuole contestare il congresso, non accettandolo e cercando di buttare ombre sulla sua regolarità dico, QUESTO CONGRESSO E’ REGOLARISSIMO, a conferma di questa regolarità ci sono i garanti, c’è l’iniziativa del Provinciale che ha deciso di posticiparlo di una settimana per avere la certezza che la convocazione fosse arrivata a tutti, dopo aver certificato la regolarità del tesseramento. D'altronde il nostro regolamento non prevede precongressi, qualsiasi persona regolarmente iscritta al circolo di Filottrano si sarebbe potuta presentare questa mattina e con un programma ed una squadra al suo seguito avrebbe potuto chiedere sulla sua proposta politica condivisione e consenso.
Ed allora penso ad un occasione persa per chi non c’è, vorrei, auspicherei, lavorerò come segretario affinché questo momento di oggettiva difficoltà dettata più dai personalismi che dalla non condivisone politica, possa essere superato, e si possa lavorare nel prossimo futuro tutti insieme per il PARTITO in sinergia con l’amministrazione.
Immagino UN PARTITO INCLUSIVO che ha bisogno di tutte le sue anime, di tutte le sue sensibilità, un PD che guardi al futuro e non al passato, un partito che non rimugini sempre su cosa è successo, ma che riesca a gestire le precedenti esperienze per farne tesoro e ricchezza futura. Sicuramente ci saranno stati errori politici e personali, ma questo non può trascindere da una visione valoriale, politica di insieme, ne da un rispetto umano che deve essere portato, ne dal fatto importantissimo che la precedente gestione ci ha portato alla vittoria…..NON PUO’ ESSERE ACCETTATA LA VISIONE CHE TUTTO E’ STATO SBAGLIATO E TUTTO SI POTEVA FARE MEGLIO……
Quando parlo di inclusività so esattamente a cosa penso, io ne sono l’emblema. Ringrazio il segretario uscente, Juri, che di questo concetto ne ha fatto un principio della sua gestione. Un PARTITO APERTO A TUTTI COLORO che hanno uno stesso sistema valoriale E CHE ABBIANO LA VOGLIA ED IL CORAGGIO DI LAVORARE AD UN PROGETTO, che non guardi ai personalismi ma all’insieme, praticamente VOGLIA DI FARE E DI METTERCI LA FACCIA.
Il PARTITO CHE VORREI e che IMMAGINO è un chiaro partito di GOVERNO, non mi piace chi amministra la mattina e prende le distanze dall’ amministrazione il pomeriggio. Dobbiamo essere seri e responsabili, i cittadini non capirebbero chi pur avendo la maggioranza assoluta dei consiglieri non riesce a guidare l’amministrazione o addirittura nelle scelte strategiche si sfila.
Tutti si aspettano che dobbiamo essere noi a dettare l’agenda politica di questa amministrazione, lo dobbiamo fare in modo chiaro, determinato ma anche sereno.
Ho chiaro che l’Amministrazione è una cosa ed il Partito un'altra ma ho anche ben presente come lo scambio bidirezionale sia sinergico ad entrambe. Dal partito, vero laboratorio politico possono e devono partire indicazioni per l’amministrazione, come ci devono essere informazioni ampie di ritorno. La mia figura presente in entrambe sarà anche a garanzia di tutto questo.
Lo dico in maniera chiara e forte, sarò un segretario di garanzia.
SONO CONVINTO CHE CON L’AIUTO DI TUTTI, PERCHE’ DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE, COSTRUIREMO UN PARTITO FORTE, INCLUSIVO, un partito con delle STRUTTURE e REGOLE CHIARE che sarà scuola politica per i più giovani e punto di rifermento per l’amministrazione e per i cittadini. Non governeremo in 8 ma lo faremo con il PARTITO ED IL POPOLO DI CENTRO SINISTRA A FIANCO.
E’ chiaro che ci dovremo dividere i compiti, chi farà parte del direttivo si occuperà della mansione specifica affidata più vicina alle sue attitudini e peculiarità. Dovremmo trovare forme nuove e più efficaci di comunicazione .
A questo panorama locale dobbiamo inserire quello provinciale, regionale e nazionale.
La prossima sfida che ci aspetta sono le REGIONALI di primavera, dobbiamo lavorare anche per quelle. E’ ovvio che lo straordinario risultato del 43 % delle ultime elezioni europee è dovuto alla capacità mediatica e trainante del nostro segretario nazionale. Il dato nazionale ottenuto alle elezioni dice questo a prescindere dalle zone e dal fatto che i circoli abbiano lavorato più o meno bene. E’ anche vero che questa capacità può tenere o logorarsi e quindi è nostro compito lavorare a livello locale per far si che i prossimi risultati siano soddisfacenti.
Vi chiedo il VOTO PER “UNITI PER FILOTTRANO” per un partito DICHIARATAMENTE INCLUSIVO, FORTE, VICINO ALLA GENTE , SOLARE, STIMOLANTE E CON DELLE REGOLE CHIARE IN CUI I DIRITTI ED I DOVERI DEGLI ISCRITTI SIANO EVIDENTI, un partito vero laboratorio politico e spalla portante di questa amministrazione.
Tra cinque anni dovremmo essere orgogliosi di come abbiamo governato e di come il PD ha guidato questo processo politico-ammistrativo.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi giorni, che mi hanno permesso di presentare questa mozione.

Un grazie ancora all’amico Juri il nostro capogruppo consiliare e segretario uscente, un grazie a coloro che qualche anno fa hanno contribuito a fondare il PD intuizione politica lungimirante, unione della sinistra e dei moderati, chiaro partito autosufficiente e maggioritario come lo aveva immaginato il segretario Veltroni.



Auguro a tutti gli iscritti al Partito Democratico, ai simpatizzanti di centro sinistra ed alla cittadinanza tutta i più calorosi ed affettuosi auguri di un sereno Natale. momento da condividere con i nostri cari nei valori della fratellanza e della condivisione .


Mirco Cesaretti
Segretario PD Circolo Flavio Antinori

martedì 23 dicembre 2014

RINNOVO SEGRETERIA E DIRETTIVO CIRCOLO FLAVIO ANTINORI

























Mirco Cesaretti è il nuovo Segretario del Circolo Flavio Antinori di Filottrano. In occasione dell'ultimo congresso è stato rinnovato anche il direttivo, così composto:

JURI BARBONI
SILVIA LORENZINI
EMANUELE ANGELETTI
FEDERICA FALAPPA
MARCO TANTUCCI
NADIA STACCHIOTTI
GIACOMO CICCARELLI
CARLA ACCATTOLI
MATTEO LATINI
NADIA BALEANI
FRANCO LILLINI
ELEONORA TAMANTINI


Ci attende un anno ricco di nuove sfide. Cercheremo di affrontarle facendo il nostro meglio e orientando le nostre scelte all'interesse della Comunità.

Buon lavoro!

giovedì 12 giugno 2014

I risultati delle votazioni

Non possiamo non iniziare questo post se non che con i ringraziamenti. 

Le ultime tornate elettorali hanno sancito un grandissimo risultato per il nostro partito sia a livello europeo sia a livello locale. Molti degli iscritti al PD, tra cui anche il segretario Juri Barboni, sono infatti nella lista Vivi Filottrano e ora membri di maggioranza della nuova amministrazione guidata da Lauretta Giulioni a cui facciamo il nostro in bocca al lupo per il lavoro che le aspetterà nei prossimi cinque anni.

Ci congratuliamo in particolar modo con Giovanni Morresi, vice sindaco e assessore al Bilancio, sport e trasporti e con Silvia Lorenzini che si occuperà di politiche sociali, istruzione e famiglia. 

Il nostro in bocca al lupo va a a tutti gli assessori e consiglieri comunali per svolgere al meglio il delicato compito per cui sono stati eletti da Filottranesi.

Vorremo ringraziare anche tutti i 2.297 filottranesi che alle Europee hanno scelto il Partito Democratico facendo volare al 43% delle preferenze.
Ciò ci spinge a continuare con maggiore impegno e responsabilità.

Grazie!!!

Il Circolo del Partito Democratico 
Flavio Antinori di Filottrano


I risultati delle elezioni europee
con 2297 voti il pd conquista il 43%


Le elezioni Comunali


Alle comunali con 3188 voti la lista civica Vivi Filottrano conquista il 57% delle preferenze

venerdì 23 maggio 2014

I candidati Pd alle Europee 2014


Domenica 25 maggio in tutta Italia di voterà per le Europee (a Filottrano anche per il sindaco e il nostro circolo appoggia la lista civica Vivi Filottrano)



Nelle nostra circoscrizione Centro Italia abbiamo una candidata Marchigiana, si chiama Manuela Bora ha 27 anni è una commercialista ed è di Monte San Vito.

COME SI VOTA

 Si vota soltanto domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 sia per le Europee sia per le comunali. 
Per le Europee è possibile esprimere fino a un massimo di TRE voti di preferenza per candidati di una lista. Nel caso di tre preferenze espresse, una di queste dovrà essere attribuita ad un candidato di sesso diverso dalle altre due.

Per le comunali possono essere espressi DUE preferenze: 1 uomo e 1 donna, il genere deve essere alternato altrimenti la seconda preferenza non sarà valida.

Tutti i candidati  PD alle Europee nella nostra Circoscrizione.


 Circoscrizione Centro  
 num.  Nome   Descrizione  
 1  SIMONA BONAFÈ
 Varese 12/07/1973
 DEPUTATA 
 2  DAVID SASSOLI
 Firenze 30/05/1956
 EURODEPUTATO USCENTE 
 3  ROBERTO GUALTIERI
 Roma 19/07/1966
 EURODEPUTATO USCENTE 
 4  NICOLA DANTI
 Pelago (FI) 12/06/1966
 CONSIGLIERE REGIONALE TOSCANA 
 5  SILVIA COSTA
 Firenze 12/06/1949
 EURODEPUTATO USCENTE 
 6  GOFFREDO BETTINI
 Roma 05/11/1952
 DIR.ARTISTICO FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO IN ASIA (MOVIEMOV) /MEMBRO DIR. NAZ. 
 7  LORENA PESARESI
 Perugia 13/08/1960
 ASSESSORE AMBIENTE E PARI OPPORTUNITÀ COMUNE DI PERUGIA 
 8  LEONARDO DOMENICI
 Firenze 12/07/1955
 EURODEPUTATO USCENTE 
 9  ENRICO GASBARRA
 12/08/1962
 DEPUTATO 
 10  FRANCESCO DE ANGELIS
 Ripi (FR) 04/10/1959
 EURODEPUTATO USCENTE 
 11  MANUELA BORA
 Milano 04/11/1985
 COMMERCIALISTA 
 12  VALENTINA MANTUA
 Roma 12/11/1975
 MEDICO / DIRIGENTE AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO 
 13  CLAUDIO BUCCI
 Roma 23/05/1958
 IMPRENDITORE CINEMATOGRAFICO/ EX CONSIGLIERE REGIONE LAZIO 
 14  ILARIA BONACCORSI
 Roma 26/01/1971
 STORICA /DIRETTRICE EDITORIALE DI LEFT 

giovedì 3 aprile 2014

IN RICORDO DI FLAVIO ANTINORI

Ad un anno dalla scomparsa, purtroppo prematura, credo sia doveroso rivolgere il pensiero all’amico e compagno Flavio Antinori. Cercando di evitare la retorica e nel modo più semplice e sincero possibile, di Flavio ci piace ricordare, soprattutto, l’impegno civile e la passione politica. E soprattutto in tempi nei quali proprio la politica suscita sentimenti di disprezzo e di rifiuto, soprattutto ora, ci è impossibile dimenticare il suo approccio ai problemi sociali del paese, la sua visione del vivere insieme, la sua concezione del bene di tutti, dei valori fondanti di una comunità, l’altruismo e il rifiuto di interessi che non fossero esclusivamente quelli dei suoi concittadini. Tutto quello che fa e può fare la politica quando è vera politica. Al circolo PD di Filottrano, che ora gli è intitolato, abbiamo perso un amico insostituibile e un punto di riferimento irripetibile. Come era facile pronosticare, la sua mancanza è ancora fortemente sentita e incolmabile il vuoto da lui lasciato. Ciao Flavio, ti siano graditi il saluto e il ricordo di quanti hanno avuto il privilegio di esserti amici e compagni di partito.

domenica 19 gennaio 2014

Filottrano tra radici e futuro. Analisi del territorio e delle dinamiche sociali.

Dicembre 2013 - Per questa ricerca Filippo Sani è partito dal censimento del 2011, ma il Centro Studi “Lorenzo Milani” già quattro anni fa aveva iniziato lo studio delle dinamiche sociali della realtà filottranese.
L'iniziativa di allora, intitolata “Segnali di futuro per Filottrano. Giovani e città, un dialogo possibile” prendeva in considerazione quasi esclusivamente i dati dell'Ambito Territoriale IX di Jesi (di cui Filottrano fa parte) e la fascia giovanile; logico è stato, per noi, in questa fase storica, estendere la ricerca a tutta la popolazione.
Il metodo che è stato usato, ha cercato d'essere il più oggettivo possibile; l'obiettivo dichiarato è stato capire davvero, senza idee precostituite, quant'è cambiata Filottrano negli ultimi anni.
In sostanza Filippo Sani ha cercato di far parlare i numeri, che hanno rivelato una cittadina demograficamente stabile, che non ha conosciuto un conflitto strutturale forte, che ha una presenza d'immigrati inferiore alla media provinciale e un saldo passivo nel rapporto nati/morti: senza immigrati la popolazione calerebbe...
I Filottranesi vivono in massima parte nel capoluogo, sono abbastanza giovani, si spostano poco, studiano poco (ahimé!), hanno ancora lavoro (per fortuna), non hanno abbandonato l'agricoltura. Filottrano, quindi, è un sistema che “produce internamente gli elementi strutturali di cui ha bisogno per alimentarsi, senza ricorrere ad elementi ambientali esterni” come si può leggere in modo chiaro a pag. 16.
Ovviamente i Filottranesi vivono nel XXI secolo e i fenomeni sociali e gli eventi storici propri della nostra epoca investono anche la nostra comunità. Diciamo che si notano di meno che altrove disoccupazione, laicizzazione degli stili di vita, disagio (non solo giovanile).
I dati acquisiti sono esplicitati nella seconda parte della ricerca; essi permettono un'interpretazione complessiva della situazione. Ci teniamo però a precisare che l'ISTAT non ha ancora estrapolato tutto il materiale raccolto col censimento e un'ulteriore puntualizzazione sarà necessaria negli anni a venire.
Filippo Sani, in questa fase,  ha ovviato cercando informazioni presso la Regione Marche, il Centro per l'impiego di Jesi,  l'Ambito Sociale IX, il Comune di Filottrano, enti che ringrazio qui a nome del Centro Studi.
La nostra ricerca è senz'altro a disposizione di chiunque abbia voglia di avviare una riflessione comune.
Grazie per l'attenzione e per l'opportunità.

Guido Carletti

presidente del Centro Studi di formazione politico-culturale “Lorenzo Milani” - Filottrano. 

martedì 7 gennaio 2014

2014: ANNO EUROPEO

Il 2014 si apre nel segno dell’Europa per l’Italia. Sarà infatti non solo l’anno del “Semestre Europeo” di cui da tanto tempo si parla, ma sarà anche l’anno delle elezioni europee. Val la pena ricordarlo, soprattutto a Filottrano dove questo appuntamento sarà probabilmente offuscato dalla più sentita campagna per le elezioni amministrative. Non dimentichiamo però che, insieme ai filottranesi, i cittadini di 28 Stati Membri saranno chiamati alle urne per eleggere direttamente i propri rappresentanti al Parlamento Europeo. 

Non a caso abbiamo sottolineato la parola direttamente, perché il Parlamento Europeo e i suoi rappresentanti sono l’unica istituzione europea eletta direttamente dal popolo. Le altre, il Consiglio Europeo e la Commissione Europea sono, in definitiva, l’espressione degli Stati Membri e dei propri governi. Con le recenti riforme del trattato di Lisbona, di cui purtroppo in Italia non si parla, il Parlamento Europeo ha assunto un ruolo fondamentale nel processo decisionale e di approvazione delle normative europee. Pertanto scegliere bene chi mandiamo a rappresentarci a Bruxelles e Strasburgo non è questione secondaria.

Le elezioni del maggio 2014 sono particolarmente importanti per il futuro del nostro continente. In primo luogo perché per la prima volta nel 2014 i cittadini europei potranno avere più voce in capitolo nella scelta del presidente della Commissione Europea rispetto ai governi che avranno il compito di nominare formalmente la Commissione. Ogni famiglia politica europea infatti, presenterà un proprio candidato alla presidenza della Commissione con un suo programma di governo che i cittadini potranno valutare e di conseguenza votare. Sembra strano, ma è la prima volta che questo succede.  
In secondo luogo, nonostante sia chiaro che se l’Europa dovesse rinascere oggi nel 2014 sarebbe molto diversa da quella creata nel corso degli ultimi decenni (da Maastricht in poi in particolare), se la crisi economica ci ha insegnato qualcosa è che soltanto con una maggiore solidarietà e unione dell’Europa nel suo nucleo centrale si può risollevare le sorti dell’economia continentale. Il metodo usato fino ad ora di concertazione tra i governi in seno al Consiglio Europeo ha portato più squilibri e malumori che altro. È dunque giunto il momento di spingere per una maggiore integrazione in senso federalista dell’Unione che possa dare più peso alle opinioni dei cittadini europei e maggiore responsabilità dei loro rappresentanti verso chi li ha eletti. Non è abbattendo le istituzioni che si risolvono i problemi, ma cambiando le loro regole e facendole rispondere direttamente ai cittadini. 
Questi mesi che ci separano dalle elezioni europee saranno pieni di attacchi populisti di forze che promettono il ritorno all’era dell’oro con un semplice referendum per uscire dall’Euro o dall’Unione Europea. Ma, a parte un attaccamento emotivo e affettivo alla Lira, chi vuole davvero tornare ad una moneta che difficilmente reggeva il confronto con le altre valute straniere, chi vuole tornare a dazi di importazione (ed esportazione) su qualsiasi merce, chi vorrebbe dover far la fila ai controlli passaporti per recarsi in qualsiasi Paese straniero o dover richiedere il visto per lavorare, studiare o vivere in qualsiasi luogo d’Europa? Le nuove generazioni vivono in Europa, ormai il campo d’azione dei giovani non è più la provincia, la regione o il singolo stato. Le vite dei nostri figli sono impostate per essere vissute su scala continentale. Vogliamo davvero togliere ai nostri ragazzi l’opportunità di giocarsi la loro partita al pari dei loro coetanei di altri Paesi?

Lasciamo dunque stare le provocazioni, le facili soluzioni che soluzioni non sono e auguriamoci che i partiti politici tutti, a cominciare dal nostro, possano comunicare, con l’occasione della campagna per le elezioni europee, un’idea di Europa vera che il nostro Paese e i nostri giovani meritano e che si torni a parlare di come rendere l’Europa un posto migliore in cui far crescere le prossime generazioni, non il campo di battaglia dove sono cresciute le generazioni passate.