domenica 25 maggio 2008

Rifiuti? No risorse!


"A Sogliano al Rubicone, estrema propaggine meridionale della Romagna, poco prima delle Marche, in provincia di Forlì –Cesena, sono riusciti a trasformare la discarica in una miniera d’oro. Sogliano è un piccolo paese di circa tremila abitanti, intorno ha colline e splendidi paesaggi, cosa ci fa qui una discarica? […]la G1 (Ginepreto 1, questo è il suo nome tecnico) in realtà sorge a otto chilometri dal paese in una valletta disabitata e della sua presenza a sogliano neanche ci si accorge, non fosse che per l’ottima manutenzione della strade e del territorio. L discarica è pressoché invisibile ed è una delle più grandi di Italia! I camion arrivano la mattina, sigillati, conferiscono i rifiuti, pagano e il comune incassa (circa 5 milioni di euro all’anno).
La spazzatura viene depositata in circa duemila metri quadri che vengono “coltivati”ogni giorno, compattati e ricoperti il pomeriggio stesso cosicché nessuno odore se ne possa andare in giro per la valle.[…] a questo punto l’immondizia, che è si puzzona ma non indolente, inizia a fare il suo lavoro: da una parte produce percolati che vengono raccolti e mandati ma depurare in impianti specializzati, dall’altra produce il nostro amato biogas che con una sploveratina diventa metano pronto per produrre energia elettrica che i nostri rivendono all’Enel per altri 5 milioni di euro all’anno. […] alla fine del ciclo i comune di Sogliano ricava da Ginepreto 1 una cifra che si aggira intorno agli 11 milioni di euro all’anno, su un bilancio totale del comune di 13. Con i soldi ricavati il sindaco si occupa principalmente di infrastrutture e servizi: tra le prime ci sono le strade, la sistemazione del territorio e nuovi impianti di preselezione dei rifiuti stessi, per aumentare ulteriormente le quote di riciclaggio e di raccolta differenziata.
Per i servizi Sogliano invece non è più Italia, è Nord Europa, è socialdemocrazia, è sogno che diventa realtà: il comune aiuta in conto interesse (fino al 60% degli interessi passivi) i cittadini nell’acquisto della prima casa, per ogni nuovo nato c’è un bonus di 1.500 euro, hanno provato anche a togliere del tutto l’odiata ICI ma l’intendenza di finanza gli ha gentilmente fatto capire che non era nei loro poteri, allora hanno ideato un sistema di sgravi tali da eliminarla quasi del tutto, i trasporti da e per le scuole sono quasi tutti gratis, vengono rimborsati anche gli abbonamenti ai trasporti ai ragazzi delle scuole superiori che vanno a studiare giù in pianura, agli stessi ragazzi si rimborsano gli acquisti dei libri di testo, a quelli più grandi che fanno l’università rimborsano invece fino a 1.500 euro di tasse universitarie. Se non vi basta aggiungete anche l’accompagnamento al mercato e il telesoccorso per gli anziani, i corsi di inglese e quelli sugli antichi mestieri, fate due più due e capirete come mai l’ultimo sindaco eletto, Enzo Baldazzi sia stato rieletto con il 74% dei voti."


Tratto da "Nostra eccellenza" di Massimo Cirri e Filippo Solibello.
Chiarelettere editore srl Milano

8 commenti:

Anonimo ha detto...

per tutti i fan ci cirri e solibello: dal 9 al 15 giugno a Senigallia c'è il cateraduno!
io non mancherò
nadia


se ne volete sapere di più:
http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2006/zoomevento.cfm?Q_EV_ID=251831

Anonimo ha detto...

per tutti i fan di cirri e solibello: dal 9 al 15 giugno a Senigallia c'è il cateraduno!
io non mancherò
nadia


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http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2006/zoomevento.cfm?Q_EV_ID=251831

pensatore libero ha detto...

L'esempio di Sogliano dovrebbe tranquillizzare gli oppositori alla discarica nel nostro comune.
Gianni

Anonimo ha detto...

Per questo non ho mai partecipato alle riunioni contro la discarica. Non potevo dire la mia, guai a Filottrano pensare che sei per la discarica, sei finito.Ho avuto la possibilità di vedere delle cose eccezionali, anche migliori di Sogliano e pure nelle vicinanze. A Filottrano si fanno solo tante chiacchiere, senza studiare il problema ed approfondirlo. Basta saper riciclare come nei paesi civili raggiungendo il 75%. L'apertura della discarica è utile per l'energia, per il lavoro, per il risparmio di tempo ,di denaro e per l'inquinamento (se non si trasportano da un capo all'altro tanti camion di rifiuti si risparmia gasolio,non si rischia la vita lungo le strade ecc.ecc.ecc.) e attraverso una partecipazione attiviva alla raccolta differenziata si rendono i cittadini responsabili; le strade si tengono decorose, tanto risparmio può essere utilizzato per tappare le buche, innumerevoli, nelle nostre vie.

Anonimo ha detto...

Cara Nadia,
anche stavolta hai inserito l'argomento giusto.
Vediamo che ne viene fuori, se il dibattito filottranese si vivacizza un po'.
Però non vorrei che dalla discussione uscisse di scena la termovalorizzazzione,in poche parole l'incenerimento. Vorrei che ne parlassimo.
Sono da sempre favorevole all'incenerimento ( e se il sindaco Guido Monina, un vecchio amico di famiglia, l'avesse spuntata tanti anni fa, ora Ancona avrebbe i suo bell'inceneritore e noi Filottranesi nessun problema da affrontare) per un motivo molto semplice da spiegare, ma che non colpisce mai l'interlocutore così tanto da farmi dare ragione: NON POSSIAMO PASSARE TUTTO IL TEMPO FUTURO A FARE BUCHE IN TERRA!
I paesi sviluppati consumano sempre di più e pare che non possiamo fermarci, pena l'arresto dell'economia. I paesi in via di sviluppo aumentano i consumi e non gli si può dire certo di smetterla, sarebbe ipocrita. Ergo, le buche da fare saranno sempre di più e invece devono sempre essere sempre di meno e meno capienti. Altrimenti ci cascheremo tutti dentro...
Degli inceneritori si dice che producono energia gratis e va bene. Che inquinano poco, quanto sette motorini (al giorno ovviamente). Che però limitano e i più moderni addirittura eliminano le buche da fare, questo non lo dice nessuno ed è il vantaggio più evidente. Pensa un po' se tutt'e sei i miliardi e più di umani ora viventi consumassero quanto noi Italiani... Dove si sotterrerebbero i riufiuti? Li spediremmo sulla Luna opalina, o sul rosso pianeta che del Dio della guerra porta il nome? Fantascienza. Con quali costi di trasforto, poi?
Gli inceneritori più scarsi riducono del 70% il volume dei rifiuti. I più ganzi, trasformano le ceneri in inerti per le massicciate delle strade (ricoperte di bitume, le ceneri diventate simili a ghiaia stanno lì, sepolte come in miniera. Ma ce n'è uno, in Emilia Romagna, se ho sentito bene, che depurate le ceneri, produce mattoni per l'edilizia. In Emilia Romagna, ce ne sono altri dieci, d'inceneritori. Meno moderni di quell'uno, ma tutti funzionanti. Ma che ci faranno gli Emiliani e i Romagnoli con tanti inceneritori? Saranno mica matti?
Un abbraccio
Guido Carletti

Anonimo ha detto...

Guido, mi dispiace ma non sono proprio d'accordo con i termovalorizzatori o inceneritori, chiamali come vuoi.
Ricordo un professore di chimica di qualche anno fa (e mi rimase molto impresso) ci dimostrò CHE BRUCIANDO DEGLI ELEMENTI NE DISTRUGGI SOLO IL 3% In pratica se bruci 1 ql di rifiuti, te ne restano 97 kg fra ceneri e fumi sparsi per l'aria,nanoparticelle e diossina che respireremo,quindi andranno nei polmoni.L'entrata in circolo di queste micropolveri nel nostro organismo comporta il cancro,malformazioni fetali,Parkinson, Alzheimer, infarti ed ictus Il fatto dei termovalorizzatori sono un grande investimento e un affare per costruttori, politici corrotti, consulenti vari.Quando ero bambina non esistevano rifiuti, stavo in campagna, quindi i rifiuti organici
erano dei fertilizzanti, il ferro veniva rivenduto, come anche carta, legno e quindi tutto riciclato.
Persino gli stracci venivano venduti. Ti ricorderai di quel signore che per le vie di Filottrano andava gridando "Stracci,ferracci donne!!!"
La plastica è un bene riciclabile al 100%. Per farne un Kg. ci vogliono 3 lt di petrolio.
Ho lavorato per 8 anni in una fabbrica che faceva cavi elettrici e la plastica riciclata si usava nella lavorazione (tra l'altro con un costo notevolmente inferiore) E sai dov'è questa fabbrica, che ricicla la plastica? a Pesaro
Il problema è solo uno, dobbiamo fermarci un attimo, e valutare se vale la pena dividere e riciclare. Riflettete gente, riflettete. Ciao, Buona notte a tutti. Gabriella

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
conosco molto bene (per lavoro) discariche e inceneritori. Non voglio tediarvi con considerazione tecniche complesse. Le parole sono sempre piene di insidie. Il livello della qualità della vita di Filottrano è un autentico miracolo. La Discarica sancirà la fine di questo miracolo. Le strade saranno senza buche ma piene di automezzi carichi di immondizia (centinaia ogni giorno, puzzolenti ed inquinanti). Una volta aperto il varco non ci sarà scampo.
Fate della foto alle vostre buche. Fotocopiate le vostre tasse troppo alte. Ne sentirete una nostalgia incredibile. E molto di più i vostri figli.

Anonimo ha detto...

"Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Questa massima fisico-filosofica, elaborata da qualche osservatore accanito della realtà, per di più in tempi non sospetti di propaganda di qualche tipo, è probabilmente una verità su discariche, inceneritori e compagnia bella (ma puzzolente).
L'altra verità è quella dettata dal sempre buon senso atavico, la cui splendida forma è la seguente: "L'erba del vicino è sempre più verde".
Per carità, non è questa una polemica ma solo, al limite, un solletichio al senso critico: quanto c'ha messo, il vicino, a farla diventare così verde, la sua erba? aveva tutti gli strumenti, le conoscenze, le condizioni necessarie o ha avuto solo una bella fortuna sfacciata? e la compagnia bella (ma puzzolente)...in cosa trasforma tutto quello che distrugge? saranno tutte rose e fiori (e qualche soldino da parte per comprare le caramelle) oppure sotto sotto (terra) ci sarà qualcosa che potrà farci storcere il naso, solo a saperlo?
Nella (quasi) totale ignoranza degli aspetti tecnici (e non so quanto potermi fidare di una eventuela perizia abbagliata dalla gloria e dai soldi...sono malizioso, ma coi tempi che corrono me lo posso permettere) vorrei solo che il nostro paese possa essere "profeta in patria": cioè, se proprio dobbiamo metterla su un piano economico, che si creassero vie alternative a questa richezza maleodorante (godremo infatti di un bell'obolo sul disagio, e questo dice tutto, se facessimo la discarica), magari valorizzando gli aspetti naturalistici e paeseggistici di cui godiamo in quantità (passeggiate, percorsi ciclabili, creazione di piccoli parchi a tema...) per dar lustro, tenendolo lustro, al nostro paese e al suo meraviglioso circondario...magari guadagnandoci qualcosa in stima cittadina e qualche soldino profumato di gelsomino...