Nicola Tommasoli non ce l'ha fatta. I medici sono stati costretti a decretare la sua morte cerebrale. Gli organi saranno espiantati e offerti al trapianto.
Siamo di fronte all'ennesimo fatto di cronaca nera, efferato, assurdo, inspiegabile.
Stavolta il colpevole non è straniero, è italiano, di una città del nord, di una famiglia "bene".
Stavolta è più difficile puntare il dito contro qualcuno.
Stavolta bisogna scavare in noi, nella nostra società, nel nostro benessere apparente per trovare delle risposte.
Ma a quanto pare già molti liquidano il fatto come "isolato", come archiviato, spostando l'attenzione su altri fatti, gravi per carità, ma tra loro imparagonabili.
E intanto un ragazzo della mia età, non c'è più per via di una sigaretta.
Nadia
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