lunedì 20 dicembre 2010
Auguri di buone feste
I nostri Auguri per le imminenti festività e per il nuovo anno che sta per iniziare. Li vedrete in questi giorni appesi anche sui muri di Filottrano.
sabato 4 dicembre 2010
martedì 23 novembre 2010
Ancora sulla questione mense
Clicca sull'immagine per leggere il testo.
Questo è il volantino che distribuiremo in questi giorni per sensibilizzare e informare i cittadini sulla questione, seguito da altre iniziative.
lunedì 15 novembre 2010
A proposito di mense scolastiche...
Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa inviato ai quotidiani locali.
PASTI VEICOLATI DA FUORI COMUNE: ERA DAVVERO L’UNICA SOLUZIONE?
Il Pd sulla nuova gestione del servizio mensa a Filottrano
Con la delibera 160 del 2010 la Giunta Comunale ha riorganizzato il servizio mensa scolastico a Filottrano, il tutto nell’ottica di razionalizzare la spesa per far fronte ai tagli dei trasferimenti del Governo centrale. Come spesso capita nel nostro comune, prima si prendono le decisioni senza nemmeno passare per il Consiglio Comunale, e poi – perché costretti e a cose fatte – lo si comunica ai diretti interessati.
Noi pensiamo che, se si vuole risparmiare, non si può cominciare dai più piccoli e soprattutto diciamo sì alla razionalizzazione solo se accompagnata da progettualità. Spieghiamo meglio: si poteva razionalizzare il servizio pensando, per tempo, ad una mensa centralizzata nel paese. Ci piace ricordare inoltre che l’attuale Assessore Ballante aveva utilizzato il tempo pieno come cavallo di battaglia in campagna elettorale, ora invece non verrà più garantito il servizio mensa così come promesso ai genitori al momento dell’iscrizione. Oltre al danno la beffa: il prezzo rimarrà invariato per le famiglie mentre la qualità è tutta ancora da verificare…
Crediamo che anche nel nostro Comune ci sia la possibilità di “unire le forze” con intelligenza e buona volontà, in modo da improntare una soluzione anche a livello locale.
sabato 13 novembre 2010
La destra italiana e la sconfitta del pifferaio
Vista la mia passione e sull'onda del grande interesse suscitato dall'articolo di Franco Cordero intitolato "lo scudo del Caimano", mi permetto di suggerirvene un altro: la destra pulita e la sconfitta del pifferaio
domenica 31 ottobre 2010
“Lo scudo del caimano”, di Franco Cordero
Franco Cordero è un insigne giurista, professore universitario e personaggio di grandissima cultura. Dalla lettura dei suoi editoriali e dei suoi libri ho sempre imparato qualcosa. Consiglio questa lettura anche se, al momento, oscurata dal "bunga bunga".
“Lo scudo del caimano”, di Franco Cordero
Un poema pseudo-omerico (Batracomiomachia) narra la guerra tra rane e topi. Giacomo Leopardi l´ha tradotta e compone un incantevole sèguito, malvisto dalla critica filistea, portando alla ribalta anche i granchi. Esopo, Fedro, la Fontaine, Orwell descrivono eventi o caratteri umani in figura animalesca. Lo storico futuro studierà l´Italia post 1994 nella chiave inversa: l´umanità ridotta a storia naturale (Plinio il Vecchio, Buffon, Darwin); in tale prospettiva tutto risulta prevedibile, come quando il caimano va a caccia. Da allora ne abbiamo uno in casa. Nome e cognome, capelli artefatti, doppiopetti, sorrisi, barzellette, chansons, torrenti d´una lingua rudimentale lo distinguono appena dagli alligatori: bestie eminenti al cui sistema nervoso mancano certe operazioni, sicché ignorano morale, filosofia, diritto, politica; e quest´elementare struttura, ad alto rendimento agonistico, spiega monotone fortune.
Leviathan nuota, cerca, apposta, azzanna, divora, digerisce, lacrima, spalanca le fauci affinché uccelli parassiti gli puliscano i denti. Altrettanto meccanica l´azione berlusconiana: traffica, falsifica, plagia, corrompe, froda, spergiura, accumula, spaventa, estorce; siccome opera in ambienti più complessi delle paludi abitate dai cugini, ha bisogno d´ausiliari. Ne raccoglie una turba: fanno a gara nell´adempiere le rispettive mansioni, spesso litigiosi; i concorrenti s´affollano perché le carcasse delle prede sono lauto pasto; e fin quando le cacce siano grasse, gli saranno devoti.
S´era fatto un impero televisivo calpestando la legge. Quando perde i protettori, è molto vulnerabile. Solo lui e qualche intimo sanno cosa ci sia sotto. Gli episodi emersi danno un´idea (miliardi defluiti in varie tasche, falsi bilanci, frodi fiscali, giustizia corrotta). A questo punto, forte della lanterna magica che gli assicura una base elettorale, salta in politica: il disegno è megalomaniaco, salvarsi occupando lo Stato, ma era l´unica via, racconta un fedelissimo; «non fosse sceso in campo, saremmo sotto un ponte o in galera», come nei romanzi neri, e dopo nove anni lo ribadisce nella stessa lingua, stile Eugène Sue; «se non fai leggi ad personam, vai dentro» (qui, 25 giugno 2000; «La Stampa», 2 novembre 2009). Al primo colpo riesce: sei mesi dopo cade, dicembre 1994; negli anni del centrosinistra al potere gode favori inauditi (Bicamerale e relative collusioni). Risalito in arcione, ha bisogno d´uno scudo e gliel´allestiscono, ma nasce morto (Corte costituzionale, 13 gennaio 2004), perché simili privilegi non valgono negli ordinamenti in cui «tutti i cittadini [abbiano] pari dignità sociale e s[ia]no eguali davanti alla legge» (art. 3 Cost.). Dopo i due anni d´una legislatura abortita in mano al centrosinistra, se ne combina un secondo, altrettanto invalido e tale dichiarato, 7 ottobre 2009. Inutile dire quanto strepiti minacciando pandemoni.
Siamo al terzo tentativo. La novità sta nella forma: stavolta tirano il colpo alla revisione della Carta, convinti d´avere la chiave. Nossignori e ai miei tempi l´avrebbe capito qualunque scolaro appena sveglio: le supernorme hanno delle priorità; l´art. 3 appartiene al nucleo genetico. Anche votato quattro volte dalle Camere unanimi, non diventa norma costituzionale un ddl lesivo del principio d´eguaglianza, fuori del quale regrediremmo d´alcuni secoli: ad esempio, niente vieterebbe d´escludere dal pubblico impiego chi non giura fedeltà a B.; o un foro politico (gli uomini suoi giudicabili solo dal tal consesso). Conclusione ovvia ma le norme vivono finché qualcuno le applichi: se una corte a quindici teste, otto delle quali pieghevoli, risponde «nihil obstat», la regola cade, affossata dal fatto; e da quel giorno contiamo gli anni sub divo Berluscone (22 settembre 1792 nel calendario rivoluzionario francese o 28 ottobre 1922, dies a quo dell´era fascista). Non è più questione giuridica: il diritto postula regole prese sul serio; mancando tale presupposto, contano i puri eventi; solo la guerra rovescia le dittature italiana e tedesca (1943-45). Ora, nel ddl 2180 il presidente del consiglio non è mai giudicabile. Gli oppositori propongono che tale status duri un biennio, senza bis. I governativi oppongono un muro, futuristi inclusi, arrendevoli sulla questione capitale (dipendono tutte da lì): il privilegio varrà sine die e i conti sono presto fatti; tre anni residui dell´attuale legislatura, più sette al Quirinale e altri sette, che Domineddio lo conservi, fanno diciassette; ne avrà novantuno, ma se n´è prefissi centoventi (Mosè aveva ancora vista buona e denti saldi: Deuteronomio, 34.7). Se Iddio gli accorda l´età mosaica (Silvio barzellettiere gli dà del tu), i processi dormiranno fino al 2056.
Veniamo al lato amaramente buffo. Il Senato gli batte lo scudo sull´incudine e lui annuncia querela contro la colpevole d´inchiesta televisiva sulle sue ville nel paradiso fiscale d´Antigua. Ne parla uno dei soliti «equidistanti» (Pierluigi Battista, «Corriere della Sera», 22 ottobre). L´immunità è giusta, in quanto tutela interessi fondamentali (nel lessico forzaitaliota ed ex missino corre l´aggettivo «sacrosanto»). Sappiamo dal Ramo d´oro quanto influisca il corpo regale sull´equilibrio tellurico, marino, siderale: impegni giudiziari rubano tempo all´opera pro bono communi; e gli tolgono la quiete psichica richiesta dall´arduo lavoro. Nella platea scoppia l´ilarità: riduca i passatempi, insinua qualcuno; restano impassibili solo dei canonici scolpiti nel legno, assuefatti alla commedia; ma l´uomo al pulpito prosegue notando come l´immunità sia solo temporanea. Nuove risate. Reso ossequio a Sua Maestà, tocca delicatamente il tasto censorio: sia cortese, rimetta la querela; «sarebbe la soluzione più ragionevole». Nasce un dubbio, che in sede morale ed estetica i denti del caimano siano preferibili ai birignao pseudobivalenti. L´affare s´aggroviglia nella parte in cui coinvolge il Capo dello Stato. L´Intoccabile ringhia, poi chiede il ritiro del cosiddetto Lodo, non avendovi interesse, ma sulla testa dei cinque figli, nonché dei nipoti, giura d´essere innocente e ribatte sull´altrettanto invalido «legittimo impedimento» ossia rinvio indefinito delle udienze. La farsa italiana va in tondo, farsa nera, stile vodù.
Leviathan nuota, cerca, apposta, azzanna, divora, digerisce, lacrima, spalanca le fauci affinché uccelli parassiti gli puliscano i denti. Altrettanto meccanica l´azione berlusconiana: traffica, falsifica, plagia, corrompe, froda, spergiura, accumula, spaventa, estorce; siccome opera in ambienti più complessi delle paludi abitate dai cugini, ha bisogno d´ausiliari. Ne raccoglie una turba: fanno a gara nell´adempiere le rispettive mansioni, spesso litigiosi; i concorrenti s´affollano perché le carcasse delle prede sono lauto pasto; e fin quando le cacce siano grasse, gli saranno devoti.
S´era fatto un impero televisivo calpestando la legge. Quando perde i protettori, è molto vulnerabile. Solo lui e qualche intimo sanno cosa ci sia sotto. Gli episodi emersi danno un´idea (miliardi defluiti in varie tasche, falsi bilanci, frodi fiscali, giustizia corrotta). A questo punto, forte della lanterna magica che gli assicura una base elettorale, salta in politica: il disegno è megalomaniaco, salvarsi occupando lo Stato, ma era l´unica via, racconta un fedelissimo; «non fosse sceso in campo, saremmo sotto un ponte o in galera», come nei romanzi neri, e dopo nove anni lo ribadisce nella stessa lingua, stile Eugène Sue; «se non fai leggi ad personam, vai dentro» (qui, 25 giugno 2000; «La Stampa», 2 novembre 2009). Al primo colpo riesce: sei mesi dopo cade, dicembre 1994; negli anni del centrosinistra al potere gode favori inauditi (Bicamerale e relative collusioni). Risalito in arcione, ha bisogno d´uno scudo e gliel´allestiscono, ma nasce morto (Corte costituzionale, 13 gennaio 2004), perché simili privilegi non valgono negli ordinamenti in cui «tutti i cittadini [abbiano] pari dignità sociale e s[ia]no eguali davanti alla legge» (art. 3 Cost.). Dopo i due anni d´una legislatura abortita in mano al centrosinistra, se ne combina un secondo, altrettanto invalido e tale dichiarato, 7 ottobre 2009. Inutile dire quanto strepiti minacciando pandemoni.
Siamo al terzo tentativo. La novità sta nella forma: stavolta tirano il colpo alla revisione della Carta, convinti d´avere la chiave. Nossignori e ai miei tempi l´avrebbe capito qualunque scolaro appena sveglio: le supernorme hanno delle priorità; l´art. 3 appartiene al nucleo genetico. Anche votato quattro volte dalle Camere unanimi, non diventa norma costituzionale un ddl lesivo del principio d´eguaglianza, fuori del quale regrediremmo d´alcuni secoli: ad esempio, niente vieterebbe d´escludere dal pubblico impiego chi non giura fedeltà a B.; o un foro politico (gli uomini suoi giudicabili solo dal tal consesso). Conclusione ovvia ma le norme vivono finché qualcuno le applichi: se una corte a quindici teste, otto delle quali pieghevoli, risponde «nihil obstat», la regola cade, affossata dal fatto; e da quel giorno contiamo gli anni sub divo Berluscone (22 settembre 1792 nel calendario rivoluzionario francese o 28 ottobre 1922, dies a quo dell´era fascista). Non è più questione giuridica: il diritto postula regole prese sul serio; mancando tale presupposto, contano i puri eventi; solo la guerra rovescia le dittature italiana e tedesca (1943-45). Ora, nel ddl 2180 il presidente del consiglio non è mai giudicabile. Gli oppositori propongono che tale status duri un biennio, senza bis. I governativi oppongono un muro, futuristi inclusi, arrendevoli sulla questione capitale (dipendono tutte da lì): il privilegio varrà sine die e i conti sono presto fatti; tre anni residui dell´attuale legislatura, più sette al Quirinale e altri sette, che Domineddio lo conservi, fanno diciassette; ne avrà novantuno, ma se n´è prefissi centoventi (Mosè aveva ancora vista buona e denti saldi: Deuteronomio, 34.7). Se Iddio gli accorda l´età mosaica (Silvio barzellettiere gli dà del tu), i processi dormiranno fino al 2056.
Veniamo al lato amaramente buffo. Il Senato gli batte lo scudo sull´incudine e lui annuncia querela contro la colpevole d´inchiesta televisiva sulle sue ville nel paradiso fiscale d´Antigua. Ne parla uno dei soliti «equidistanti» (Pierluigi Battista, «Corriere della Sera», 22 ottobre). L´immunità è giusta, in quanto tutela interessi fondamentali (nel lessico forzaitaliota ed ex missino corre l´aggettivo «sacrosanto»). Sappiamo dal Ramo d´oro quanto influisca il corpo regale sull´equilibrio tellurico, marino, siderale: impegni giudiziari rubano tempo all´opera pro bono communi; e gli tolgono la quiete psichica richiesta dall´arduo lavoro. Nella platea scoppia l´ilarità: riduca i passatempi, insinua qualcuno; restano impassibili solo dei canonici scolpiti nel legno, assuefatti alla commedia; ma l´uomo al pulpito prosegue notando come l´immunità sia solo temporanea. Nuove risate. Reso ossequio a Sua Maestà, tocca delicatamente il tasto censorio: sia cortese, rimetta la querela; «sarebbe la soluzione più ragionevole». Nasce un dubbio, che in sede morale ed estetica i denti del caimano siano preferibili ai birignao pseudobivalenti. L´affare s´aggroviglia nella parte in cui coinvolge il Capo dello Stato. L´Intoccabile ringhia, poi chiede il ritiro del cosiddetto Lodo, non avendovi interesse, ma sulla testa dei cinque figli, nonché dei nipoti, giura d´essere innocente e ribatte sull´altrettanto invalido «legittimo impedimento» ossia rinvio indefinito delle udienze. La farsa italiana va in tondo, farsa nera, stile vodù.
mercoledì 27 ottobre 2010
MENSE SCOLASTICHE - ATTENZIONE!
La delibera n. 160 del 5 ottobre 2010 della giunta comunale (http://www.comune.filottrano.an.it/allegati/delibere/dgc%202010-160_539.pdf) recita che, con l'obiettivo di risparmiare, anche a causa delle difficoltà economiche in cui versa il nostro comune, cambierà il sistema di fornitura e di gestione delle mense scolastiche attualmente in essere a Filottrano. Senza voler entrare in alcune imprecisioni della delibera e nell'assenza quasi totale di riferimenti alla qualità del cibo, irrinunciabile trattandosi di pasti per bambini, riteniamo che l'obiettivo possa essere raggiunto anche con soluzioni che non penalizzino né il livello dei pasti né l'occupazione di personale locale che una veicolazione (catering), ipotizzabile da Jesi o da Osimo, potrebbe mettere in discussione. Per questo seguiremo il problema con particolare attenzione e ci faremo promotori e catalizzatori delle iniziative necessarie a salvaguardare le attuali caratteristiche del cibo e il lavoro dei filottranesi. Da ultimo, rammentando agli interessati che venerdì prossimo 29 ottobre alle 18:15 avrà luogo al cinema Torquis un incontro fra genitori, assessore e sindaco, non possiamo non ricordare che la razionalizzazione di questo servizio, scoperta all'improvviso anche da questa amministrazione (guarda caso subito dopo la conclusione di una gara d'appalto per il rinnovo della convenzione) è argomento più volte portato all'attenzione, negli ultimi quindici anni, dal gruppo consiliare di cui siamo i diretti discendenti. Peccato non sia mai stato preso in considerazione.
CONFERENZA PROGRAMMATICA del PD FILOTTRANESE. Con Palmiro UCCHIELLI ed Emanuele LODOLINI, segretari regionale e provinciale del PD
Lunedì 8 novembre alle 21:15 avrà luogo presso la sede del Circolo PD di Filottrano una conferenza/assemblea di tutti gli iscritti, dei simpatizzanti e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese e del Partito Democratico: l'unica forza politica in grado di costituire una reale alternativa a questo governo e al medioevo in cui ci ha trasportati. Obiettivo dell'incontro è quello di riorganizzarci e rilanciarci per invertire decisamente la tendenza recente che nelle ultime occasioni ci ha visto in difficoltà sia alle elezioni amministrative che a quelle politiche nazionali ed europee. Dovremo, INSIEME, disegnare il percorso che ci porti a crescere nei consensi alle prossime probabili elezioni politiche anticipate fino a vincere le successive comunali. Per questo è fondamentale il contributo di tutti: ognuno può essere portatore dell'idea vincente. Per questo è essenziale che tutti INSIEME aderiamo con passione ed entusiasmo.
mercoledì 20 ottobre 2010
Juri Barboni riconfermato alla guida del circolo di Filottrano
Juri Barboni è stato riconfermato coordinatore del circolo Pd Filottrano.
Con questa tornata elettorale, oltre al coordinatore, è stato rinnovato anche il direttivo che risulta così composto: Antinori Flavio, Barboni Pierino, Borgognoni Saverio, Falcetelli Alessandro, Feliziani Michele, Flamini Marco, Focante Luciano, Giachè Gianluca, Giretti Gianfranco, Accattoli Maria Carla, Focante Gabriella, Lorenzini Silvia, Luccioni Loretta, Olivieri Mara Gabriella, Pestilli Gabriella, Stacchiotti Nadia, Tamantini Eleonora e Severini Novella.
Inoltre sono stati eletti a rappresentare Filottrano nella segreteria Provinciale del PD: Giretti Gianfranco e Loretta Luccioni.
sabato 16 ottobre 2010
Scuola politica del PD a Cortona: com'è andata?
Pubblichiamo il resoconto della scuola politica del Pd che si è tenuta a Cortona.
Democrazia e Lavoro
Il titolo di quest’articolo riprende il tema generale che il Partito democratico ha affrontato a Cortona nei giorni dal 30 Sett. al 3 Ott. 2010. Con la terza edizione della scuola di formazione politica si va via via consolidando la prassi del confronto, dello studio e della rivisitazione, attraverso le attività di laboratorio, delle proposte programmatiche che il partito democratico mette in agenda per rispondere ai bisogni concreti delle persone.
Nel declinare alcune di queste proposte politiche affrontate a Cortona ritengo opportuno attirare la vostra attenzione sulle ragioni del nome partito democratico. In questo modo spero si possa avere un’idea globale della visione etica che ispira il partito democratico.
Dunque, perché partito democratico? Che cosa vuol dire, che cosa esprime, che cosa evoca questa scelta? Sebbene a questa domanda si potrebbe rispondere con una pluralità di voci e visioni in realtà ritengo fermo un principio di fondo: in democrazia chiunque ha diritto ad eguale considerazione e rispetto. Questa è l’isotimia dei greci, come ci ha insegnato alcuni anni fa Giovanni Sartori nel suo classico “Democrazia e definizioni”. E’l’eguale dignità della persona, nel recente lessico europeo della Carta di Nizza. L’eguale status di cittadinanza democratica.
Il principio elementare ci suggerisce che le politiche, le scelte, le norme, i nostri provvedimenti devono essere coerenti con il riconoscimento dell’eguale considerazione e rispetto dovuto a chiunque. A chiunque entro la nostra comunità politica, chiunque sia, e a chiunque nella diversità geografica del genere umano.
Il partito democratico si basa sulla priorità dell’eguale rispetto per chiunque, definendo in tal modo i principi ispiratori delle sue politiche e i requisiti che esse devono soddisfare al meglio, nello spazio che il mondo ci concede. Gli obiettivi della politica del Partito democratico consistono in quelle misure e in quei provvedimenti che tutelino l’eguale considerazione e l’eguale rispetto per chiunque, indipendentemente da un gran numero di differenze (sociali, economiche, culturali, religiose, etiche), che possono ledere e rendere a volte terribilmente e intollerabilmente la considerazione e il rispetto per chiunque.
In un mondo in cui, entro le società e tra le società, assistiamo ad una crescita vertiginosa delle ineguaglianze, abbiamo bisogno di una risposta politica. E questa, sulla base dell’assioma dell’eguale rispetto dovuto a chiunque, consiste nella gamma delle politiche miranti all’inclusione nella comune cerchia di cittadinanza, quando le differenze generano esclusione da una qualche cerchia sociale. La condivisione e la costruzione di una comune cerchia di cittadinanza è la risposta politica alla persistente produzione e riproduzione sociale, economica, culturale, etica, religiosa dei ghetti. Ed è qui che si incardina il principio fondamentale della equa eguaglianza delle opportunità. Un principio che discende dall’assioma dell’eguale rispetto e che deve rispondere e ci deve guidare in tutte quelle circostanze in cui le persone sono svantaggiate rispetto ad altre persone, senza loro responsabilità.
E’ entro questo quadro teoretico che trovano giustificazione alcune delle idee politiche che il Partito democratico ha affrontato a Cortona: prima fra tutte la legge che stabilisce legalmente un
minimo salariale. Per salario minimo legale valga la seguente definizione: «è il più basso livello di remunerazione consentita fissato dalla legge e assoggettato a sanzioni penali o altre appropriate sanzioni. I salari minimi fissati dai contratti collettivi resi generalmente obbligatori sono inclusi in questa definizione». L’idea di introdurre un pavimento minimo salariale anche in Italia (Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovenia e Spagna dispongono di esso) è condotta da alcuni dei parlamentari del Pd: i Senatori Finocchiaro, Ichino e Nerozza. La ratio principale, scrive la Finocchiaro, è di contrastare situazioni di indigenza e di povertà diffuse specie fra i lavoratori atipici; l’obiettivo è di garantire un compenso minimo di 1000-1100 euro. Si ipotizza inoltre di verificare con le parti sociali se tale minimo possa essere esteso anche a lavoratori dipendenti non adeguatamente protetti dalla contrattazione collettiva.
Una proposta complessiva di semplificazione del lavoro è contenuta nei due disegni di legge. N. 1872 e 1873 presentati al Senato su iniziativa del Sen. Pietro Ichino. In entrambi i d.d.l. si specifica un compenso orario minimo applicabile a tutti i rapporti di lavoro e definito su proposta del Cnel. Inoltre si fa cenno anche alla possibilità di differenziare lo standard minimo della retribuzione in relazione alle differenze del costo della vita regionale. Nella proposta del Sen. Nerozzi si giustifica invece l’introduzione del salario minimo legale sostenendo che esso è applicato in quasi tutti i Paesi OECD e nel peculiare contesto del nostro mercato del lavoro esso deve ritenersi anche uno strumento per abbattere le differenze di costo fra le diverse tipologie contrattuali e dunque scoraggiare l’utilizzo improprio delle forme più flessibili.
Fra le altre argomentazioni a favore del salario minimo devono essere ricordate anche quelle di Boeri e Perotti proposte in www.lavoce.info: “Perché è giusto introdurre un salario minimo in Italia”.
Nell’articolo si sostiene che:
- Il salario minimo serve a proteggere le categorie più deboli che non sono rappresentate e sono a rischio di emarginazione e sfruttamento;
- Il salario minimo sarebbe uno strumento per sollecitare l’uscita dal sommerso, a questo proposito sarebbe utile anche accompagnare il salario minimo con misure che riducano il prelievo fiscale e contributivo sui salari minimi;
- In presenza di una legge sul salario minimo, i giudici sarebbero costretti ad applicare questa e non dovrebbero fare più riferimento ai minimi contrattuali per rendere operativo l’art.36 della Costituzione.
Riflettere sul tema del lavoro ha più di un significato. Anzitutto rimettere al centro dell’agenda politica del Pd la dignità della persona. Il lavoro infatti è la fonte di sostentamento per ogni famiglia; è il presupposto per l’educazione e la creazione di opportunità per i figli; è elemento essenziale affinché ogni progetto di vita individuale e famigliare possa trovare la sua effettiva realizzazione. Il lavoro è l’ambito dell’agire umano in cui si riversano sogni, aspettative, ambizioni, oltre che il modo dei singoli di rapportarsi con il resto della società e contribuire alle dinamiche democratiche di essa.
Prima di scadere in pensieri qualunquisti e in frasi vuote come “i partiti sono tutti uguali” io inviterei a seguire più da vicino le azioni politiche del Pd sia a livello nazionale che a livello locale. Auspico che i nostri dirigenti locali, provinciali e regionali abbiano a cuore le problematiche che anche la nostra piccola comunità politica di Filottrano si trova a dover affrontare: l’occupazione che stenta a decollare; la scuola pubblica che a fatica riesce a esercitare il suo ruolo di formazione civica; l’insostenibilità di come il paesaggio filottranese viene ad essere trasformato senza una ragione che non sia quella di favorire il profitto per il profitto anziché per una buona socializzazione e qualità della vita.
Michele Feliziani
venerdì 8 ottobre 2010
Auguri Juri e Claudia
AUGURI COORDINATORE!!!!!
Tutto il circolo del PD fa gli auguri più sinceri a Juri e Claudia
che domenica 10 ottobre si sposano!
"Dillo al PD" è operativo!
Di fianco all'ingresso del nostro circolo da qualche giorno troverete una nuova cassettina delle lettere: è lo spazio DILLO AL PD, dove lasciare le vostre comunicazioni.
Cosa scrivere? lamentele, spunti, segnalazioni, suggerimenti, osservazioni, complimenti! (eh eh), anche in forma anonima.
Fateci sapere: dobbiamo conoscere per migliorarci e per migliorare la nostra città.
giovedì 30 settembre 2010
CONSIGLIO COMUNALE del 28 SETTEMBRE 2010 - un breve resoconto
Fra decisioni incomprensibili, assessori poco preparati e manifestazioni di stima del vicesindaco per i filottranesi, si è consumato stancamente un consiglio comunale che poteva anche essere accorpato a quello di soli dodici giorni prima. Poi i consiglieri si lamentano di guadagnare poco!...........................leggi tutto
lunedì 27 settembre 2010
CONSIGLIO COMUNALE
E' convocato per martedì sera 28 settembre 2010 alle 20:30.
Chi volesse conoscere ordine del giorno e, nell'ambito dello stesso, il contenuto delle interpellanze e della mozione, può farlo dal sito http://www.progettofilottrano.it. Curioso poi che questa convocazione avvenga a soli 12 giorni dalla precedente seduta del consiglio (16/09/2010). Essendo quest'ultima di legge (ragioni di bilancio) viene da chiedersi cosa avessero di urgente le 4 lottizzazioni discusse nella precedente. E' vero che un seduta di consiglio costa più o meno 16€; sono comunque 3-400€ che si potevano risparmiare unificandole. Avendo oltretutto, l'altra volta, finito alle 22. Anche perché l'ultima tecnica adottata dall'amministrazione è quella di non rispondere, neanche a domande specifiche.
Chi volesse conoscere ordine del giorno e, nell'ambito dello stesso, il contenuto delle interpellanze e della mozione, può farlo dal sito http://www.progettofilottrano.it. Curioso poi che questa convocazione avvenga a soli 12 giorni dalla precedente seduta del consiglio (16/09/2010). Essendo quest'ultima di legge (ragioni di bilancio) viene da chiedersi cosa avessero di urgente le 4 lottizzazioni discusse nella precedente. E' vero che un seduta di consiglio costa più o meno 16€; sono comunque 3-400€ che si potevano risparmiare unificandole. Avendo oltretutto, l'altra volta, finito alle 22. Anche perché l'ultima tecnica adottata dall'amministrazione è quella di non rispondere, neanche a domande specifiche.
sabato 25 settembre 2010
Ieri ho esposto in bacheca (un bravo! a chi sa dove stanno le bacheche per la comunicazione politica) il seguente manifesto:
Chi non dovesse riuscire a leggerlo può vederlo ingrandito cliccando QUI.
Chi continua a pensare che anche i consiglieri di minoranza (gran brutto mestiere) abbiano un qualche potere, sappia che non ci danno nemmeno il tempo di prendere visione degli atti che vengono portati in Consiglio Comunale.
Buona lettura.
Chi non dovesse riuscire a leggerlo può vederlo ingrandito cliccando QUI.
Chi continua a pensare che anche i consiglieri di minoranza (gran brutto mestiere) abbiano un qualche potere, sappia che non ci danno nemmeno il tempo di prendere visione degli atti che vengono portati in Consiglio Comunale.
Buona lettura.
martedì 21 settembre 2010
Quello che le donne dicono
Segnaliamo questa iniziativa dedicata e rivolta alla donne.
Promossa dalla commissione speciale della donne elette nel consiglio provinciale, si terrà venerdì prossimo presso Palazzo Accorretti di Filottrano alle ore 21.
Si parlerà di stolking e salute.
Promossa dalla commissione speciale della donne elette nel consiglio provinciale, si terrà venerdì prossimo presso Palazzo Accorretti di Filottrano alle ore 21.
Si parlerà di stolking e salute.
giovedì 16 settembre 2010
Dillo al PD
Riprendiamo l'attività politica con una nuova iniziativa per essere più vicini ai filottranesi e alle loro esigenze. Dalla settimana prossima, all'ingresso del nostro circolo, trovere una cassetta delle lettere con questo logo: è lo spazio per lasciare i vostri messaggi cartacei. Oltre al blog, alla mail, a Facebook, e al cellulare (333 8718982) attiviamo il canale di comunicazione più tradizionale.
Anche in forma anonima segnalateci cosa non vi piace di Filottrano, gli argomenti su cui dobbiamo porre attenzione, quelli da portare in consiglio comunale e quelli da approfondire. fateci le vostre critiche, magari anche qualche apprezzamento!, forniteci suggerimenti.
Faremo il nostro meglio per dare una risposta e fornire una soluzione alla questione.
Aspettiamo i vostri messaggi e...mi raccomando passate parola anche a quelli che non bazzicano sulla rete!
martedì 14 settembre 2010
150 Unità D'Italia: iniziativa a Castelfidardo
Nell'ambito delle celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia a Castelfidardo si terrà un convegno dal tema "L'europa e Castelfidardo. I volontari sul campo della Battaglia e le ripercussione politiche internazionali".
I lavori si terranno nel Salone degli Stemmi (Palazzo Comunale) ed avranno inizio alle 09.00.
Di seguito il programma:
- Saluto autorità
- Introduzione Gilberto Piccinini- Univ Urbino. Presidente Comitato per il 150 della Battaglia
Relazioni:
- G Monsagrati-Univ La sapienza: "Castelfidardo 1860: Usurpazione o polizia controrivoluzionaria"
- J. Fretignè- Univ Rouen: "I volontari francesi del Papa"
- T. Buerman- Univ Ghent, Belgio: "De Merode e i volontari belgi"
- Introduzione Gilberto Piccinini- Univ Urbino. Presidente Comitato per il 150 della Battaglia
Relazioni:
- G Monsagrati-Univ La sapienza: "Castelfidardo 1860: Usurpazione o polizia controrivoluzionaria"
- J. Fretignè- Univ Rouen: "I volontari francesi del Papa"
- T. Buerman- Univ Ghent, Belgio: "De Merode e i volontari belgi"
Per ulteriori info: http://www.comune.castelfidardo.an.it/index.php
mercoledì 8 settembre 2010
Incontro ad Osimo sabato 11 settembre
Riapriamo il blog dopo la lunga pausa estiva segnalandovi un incontro che si terrà ad Osimo il prossimo sabato, 11 settembre, dal titolo: "L'attuale situazione politica ed economica nazionale".
Alla conferenza prenderanno parte in qualità di relatori:
- PALMIRO UCCHIELLI Segretario PD Marche
- EMANUELE LODOLINI Segretario PD Provincia Ancona
- Sen. MARIO CAVALLARO
- On. ORIANO GIOVANNELLI
L'appuntamento è alle 17.30 presso OSIMANELLO in via Mucciolina.
A seguire si terrà una cena. Quota di partecipazione 20 euro.
Per info e prenotazioni:
Romeo Antonelli 3337420407
Filippo Invernizzi 3312808165
Simone Pugnaloni 3383785080
Paola Andreoni 3398981791
Filippo Invernizzi 3312808165
Simone Pugnaloni 3383785080
Paola Andreoni 3398981791
mercoledì 11 agosto 2010
Buone vacanze
Anche il blod del PD Filottrano va in ferie. Se avete segnalazioni, commenti o spunti di riflessione potete scrivere a: pdfilottrano@libero.it.
Ci rivediamo a settembre!
Buone vacanze
giovedì 29 luglio 2010
CONSIGLIO COMUNALE del 27 luglio 2010
Martedì sera, 27 luglio, si è riunito in sessione straordinaria il consiglio comunale di Filottrano con il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni del Sindaco;
2) Aggiornamento del programma triennale opere pubbliche ( annualita’ 2010/11/12) – art.128 del D. Lgs. n.163/2006 e DM LL.PP. 21/06/2000 e successive modifiche ed integrazioni;
3) Variazioni di bilancio agli esercizi finanziari 2010 e 2011 per modifica programma triennale opere pubbliche;
4) Ratifica delibera della Giunta Comunale n.114 del 22/06/2010 con oggetto “Variazioni di Bilancio all’esercizio finanziario 2010 per interventi diversi e contestuale variazione del P.E.G.”;
5) Comunicazione dei prelievi dal Fondo di Riserva ( art. 25 del regolamento di contabilità).
I punti 1 e 5, in quanto comunicazioni, non consentivano discussione. Riguardavano alcuni rilievi della Corte dei Conti sulla gestione dei residui del rendiconto 2008 il primo e la comunicazione di un prelievo dal fondo di riserva di 3762€ per spese legali il secondo. Non è stata dunque possibile alcuna riflessione sui quasi 30000€ di spese legali annue per un'amministrazione che, oltretutto, piange pubblicamente miseria. L'argomento sarà oggetto di un nostro prossimo approfondimento. Il punto n. 2 riguardava l'ingresso di un finanziamento privato (46800€) nella già prevista realizzazione di una nuova copertura dei campi da tennis comunali. La completa assenza di un piano finanziario e la convinzione che altre siano le priorità della cittadinanza hanno motivato la nostra astensione. Il punto n. 3 riguardava lo stralcio della parte riguardante la realizzazione dell'ascensore dalla prevista ristrutturazione del palazzo municipale. Ciò in relazione ad uno specifico finanziamento ricevuto dal comune. Il nostro voto è stato ovviamente favorevole (il tema della rimozione delle barriere architettoniche è da sempre un punto qualificante del nostro programma). Il punto n. 4 riguardava alcune variazioni di bilancio non particolarmente significative. Il nostro voto è stato di astensione.
Su tutto vale la considerazione più generale circa l'incapacità di programmazione di questa amministrazione, visto che sia il piano delle opere sia il bilancio sono stati trattati in consiglio comunale da non più di qualche settimana.
giovedì 1 luglio 2010
FILOTTRANESI? NO REFERENDUM
“Nelle materie di competenza del Consiglio Comunale, ad eccezione di quelle attinenti alla finanza comunale, ai tributi ed alle tariffe, al personale ed all’organizzazione degli uffici e dei servizi, alle nomine ed alle designazioni, agli strumenti di pianificazione ed urbanistici, possono essere indetti referendum consultivi, allo scopo di acquisire il preventivo parere della popolazione o referendum per l’abrogazione in tutto od in parte di provvedimenti, compresi gli atti normativi, già adottati dal Consiglio.”
Questo è il comma 1 dell'art. 36 dello statuto comunale. Con argomentazioni deliberatamente capziose e dopo aver dottamente sproloquiato sulle congiunzioni disgiuntive (qui si impone l'invito a un ripasso della grammatica italiana, alla voce congiunzioni, per imparare a distinguere fra le disgiuntive e le copulative), il nostro sindaco OGM concludeva che, a causa di quell'”ed” che leggete fra pianificazione e urbanistici, sono di fatto esclusi dalla possibilità di referendum anche i lavori pubblici. Se ne deduce che, non essendo probabilmente interessati a referendum sul colore delle fioriere, ammesso poi che tale scelta non venga fatta ricadere fra quelle “proibite”, ai filottranesi non è di fatto consentito l'uso del referendum.
giovedì 24 giugno 2010
martedì 15 giugno 2010
Manifestazione nazionale sabato 19 Giugno
Sabato 19 Giugno è indetta una manifestazione nazionale al Palalottomatica a Roma per dire NO a questa manovra finanziaria. In tale occasione saranno presentate anche le proposte del Partito Democratico.
Se anche tu vuoi partecipare puoi scriverci all'indirizzo mail pdfilottrano@libero.it o chiamare al numero 333/8718982.
Ti aspettiamo!
Se anche tu vuoi partecipare puoi scriverci all'indirizzo mail pdfilottrano@libero.it o chiamare al numero 333/8718982.
Ti aspettiamo!
venerdì 4 giugno 2010
Annullata la gita al museo F.lli Cervi + Fossoli
E' con dispiacere che dobbiamo comunicarvi l'annullamento della gita al museo F.lli Cervi e Fossoli.
Il 19 Giugno infatti è stata indetta un'importante manifestazione nazionale contro la manovra finanziaria del governo (seguirà a breve un post).
Ci scusiamo con i partecipanti.
Il 19 Giugno infatti è stata indetta un'importante manifestazione nazionale contro la manovra finanziaria del governo (seguirà a breve un post).
Ci scusiamo con i partecipanti.
martedì 1 giugno 2010
Festa della Repubblica
Di seguito riportiamo il messaggio del Presidente Napolitano per la Festa della Repubblica.
"L'Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta"
"Un augurio affettuoso a quanti vivono e operano nel nostro paese per la festa che celebriamo insieme : festa dell'Italia che si unì e si fece Stato 150 anni orsono, festa della Repubblica che il popolo scelse liberamente il 2 giugno 1946". Inizia così il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la Festa della Repubblica.
"In questo momento, sentirsi nazione unita e solidale, sentirsi italiani, significa - ha aggiunto il Presidente Napolitano - riconoscere come problemi di tutti noi quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e incertezza in cui si dibattono, pesanti interrogativi per il futuro".
"Parlo dei problemi del lavoro e della vita quotidiana, dell'economia e della giustizia sociale. Stiamo attraversando, nel mondo e in particolar modo in Europa, una crisi difficile : occorre dunque un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire all'Italia una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte. Per crescere di più e meglio, assicurando maggiore benessere a quanti sono rimasti più indietro, l'Italia deve crescere tutta, al Nord e al Sud. Si deve, guardando ai giovani, promuovere una migliore educazione e formazione, fare avanzare la ricerca scientifica e tecnologica, elevare la produttività del nostro sistema economico : solo così si potrà creare nuova e buona occupazione".
"Il confronto tra le opposte parti politiche deve concorrere al raggiungimento di questi risultati, e non produrre solo conflitto, soltanto scontro fine a sé stesso.
"Si discutano in questo spirito - ha sottolineato il Capo dello Stato - le decisioni che sono all'ordine del giorno; si scelga in questo spirito - nel Parlamento, nelle istituzioni regionali e locali e nella società - tra le diverse proposte che si dovranno liberamente esprimere"."Ci accomuni - ha concluso il Presidente Napolitano - un forte senso delle responsabilità cui fare fronte perché l'Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta e si dimostri capace di dare il suo contributo alla causa della pace e della giustizia nel mondo.
Buon 2 giugno a tutti".
Giorgio Napolitano
giovedì 27 maggio 2010
La politica diversamente abile parte 2^
Pubblichiamo ulteriori considerazioni del Sig. Luciano Bornaroni in risposta ai commenti dell'articolo: http://pdfilottrano.blogspot.com/2010/02/la-politica-diversamente-abile.html.
Luciano Bornaroni Brugnetto (Ancona)
OGGETTO: Proposte operative per una corretta politica a favore degli invalidi - Risposta ad aluni interventi comparsi sui "blog"
Mi chiamo Luciano Bornaroni, sono un invalido civile da sempre impegnato a rivendicare i diritti della nostra categoria, cercando di sollecitare a questo riguardo l'attenzione dei politici e degli amministratori. Sono sempre stato un sostenitore del centro- sinistra, a partire dal 1972 quando i miei punti di riferimento erano Benigno Zaccagnini e Aldo Moro. Da allora, mi sono battuto a favore delle esigenze degli invalidi, ma sempre facendo attenzione affinché questa mia battaglia non assumesse contorni politici. Era infatti soprattutto una battaglia di civiltà. A questo tendeva anche la lettera che nei mesi scorsi ho spedito alle massime autorità dello Stato, ho messo in circolazione sui canali informatici ed ho trasmesso agli organi di stampa, che se ne sono occupati con più articoli.
Quella lettera, nella quale proponevo alcune misure a favore dei diversamente abili, ad esempio per garantire loro posti di lavoro, o determinate agevolazioni, l'avevo preparata sin dall'ottobre del 2008, quindi in un periodo molto lontano dalla campagna elettorale che si è conclusa nelle scorse settimane.
Sono perciò rimasto stupito ed amareggiato constatando che, proprio in occasione delle trascorse elezioni, qualcuno 'ha travisato il suo contenuto e lo ha strumentalizzato.
Ribadisco allora in modo chiaro che il mio intervento esulava dalla politica. Era nato quando, ascoltando -durante il programma "Porta a Porta" di Bruno Vespa- il Presidente del Consiglio Berlusconi avevo notato come ad alcuni problemi -a partire proprio dal lavoro dei disabili, per arrivare ad altri temi molto diversi, come quello della riforma carceraria- si faceva difficoltà a dare risposte.
Niente di meglio allora, ho pensato, che sia proprio un invalido a rispondere e a proporre soluzioni. Così ho fatto. Ho scritto la lettera e ho iniziato a farla circolare, convinto che alcune delle iniziative che ho suggerito possano essere messe concretamente in pratica.
Poi sono cominciate ad apparire le risposte sui "bloq". Ringrazio quelli che hanno accolto favorevolmente le mie tesi. Ho preso atto anche di quanti erano contrari a quello che suggerivo, m'a non ,posso accettare che una persona intervenga su un "blog" e non si firmi con nome e cognome. Non ci si deve vergognare delle proprie idee, e se si partecipa a un dibattito bisogna avere il coraggio di farlo a viso aperto, senza nascondersi dietro l'anomimato.
Nelle mie battaglie io ho sempre messola faccia, qualcun altro invece lancia il sasso e nasconde la mano. Mi sembra un gesto di vigliaccheria. Tanto più grave se lo si commette parlando di una categoria, gli invalidi, che da tanti anni, e per tante questioni, chiedono inutilmente giustizia.
~~
(Luciano Bornaroni)
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