venerdì 21 marzo 2008

Ci mancava solo Medialitalia!



Riportiamo parte dell'articolo pubblicato si Il Sole 24 Ore, noto giornale della sinistra estrema! relativo alla vicenda Alitalia.


Ci mancava solo Medialitalia!Già, perché come altro potrebbe chiamarsi un'Alitalia nell'orbita del gruppo Fininvest? Dopo Mediaset (televisione e cinema), Mediolanum ( servizi bancari e assicurativi) e persino Mediobanca, dove la finanziaria della famiglia Berlusconi è entrata timidamente con il 2%, la compagnia area non potrebbe che diventare Medialitalia. Come Telecom diventerebbe Mediacom se andasse in porto l'integrazione tra il gruppo telefonico e quello televisivo.

La sortita di Silvio Berlusconi sull'Alitalia ha qualcosa di surreale.
Non tanto per la presa di distanze dalla soluzione Air France che è perfettamente comprensibile in chiave elettorale (anche se lo è meno se si ragiona in termini di "grane" per il prossimo Governo che sarà un Governo Berlusconi a dar retta ai sondaggi di questi giorni). E nemmeno per l'invocazione agli imprenditori a «scendere in campo» per difendere l'italianità della compagnia di bandiera. In fondo non è una novità.

Peccato che da 15 mesi gli imprenditori italiani hanno la possibilità di farsi avanti e, a tutt'oggi, non l'hanno fatto. Ma quello che veramente lascia increduli è la riproposizione del conflitto d'interessi, in salsa familiare, come se niente fosse.
«I miei figli non potrebbero sottrarsi, parteciperebbero al livello degli altri» alla cordata, ha detto Berlusconi martedì alla festa di compleanno dell'ex-ministro Roberto Maroni, dopo aver svelato che il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo avrebbe deliberato un sostegno al capocordata AirOne (cosa che puntualmente non si è verificata).



Aggiungo altri due link per approfondire l'argomento:

16 commenti:

Claudio ha detto...

Buonasera a tutti. Siamo alle solite, il Berlusca la grossa str....ta prima delle elezioni comunque la deve sparare speriamo solo che sia l'ultima. A proposito anche a Filottrano come ci sono le elezioni si incomincia a parlare di discarica. La "signora delle camelie" in questo modo ha già fatto 2 elezioni. Stessa logica della colizione nazionale. Visto che sono a corto di argomenti si ritira fuori la storia della discarica per impaurire la cittadinanza. Credo che sia il caso di a livello locale di evidenziare in maniera vigorosa l'aspetto.
Buona pasqua a tutti.

pensatore libero ha detto...

Scusate, ma io non trovo niente di così scandaloso che possa far gridare "al lupo al lupo". Ma davverro Berl.u.sconi fa così paura? Suvvia, lasciamo fare il mercato! E' ovvio che anche secondo me l'Alitalia dovrebbe subito portare i libri in tribunale per poi ripartire con nuovi asset e nuovi management, e così evitare di sprecare inutilmente altri denari pubblici. Ma se ci fossero cordate interessate (Air France o una cordata italiana) ben vengano, la cosa è del tutto normale soprattutto quando i valori azionari sono ridotti a minimi termini (il caso americano della Bear Stearns che sta per essere comprata dalla JP Morgan ad un valore tra i 2/3 $ per azione quando ne valeva oltre 100 fino a pochi mesi fa è ecclattante). Se poi nella cordata italiana ci dovessere il gruppo Mediaset quale potrebbe essere il pericolo?
Dovendo viaggiare potrete sciegliere sempre un altro volo...

Anonimo ha detto...

conflitto di interessi ti dice niente? o vogliamo pensare che non esista?
o continuiamo a far finta che le regole in economia non debbano esserci?
o che qualcuno abbia la "libertà" di fare come gli pare?

Se gli faceva tanto gola Alitalia, perché non si è presentato ad ottobre quando si è aperta la gara?
come mai lo fa solo a tre settimana dal voto?
N.

pensatore libero ha detto...

Ma ancora con questa storia del conflitto d'interessi...
Ma ti sei mai chiesto perchè la sinistra quando è stata al governo non ha mai legiferato in merito?
Suvvia il conflitto d'interesse è una balla colossale valida solo per chi voglia demonizzare una persona scomoda (Berl.u.sconi). Ovviamente ci devono essere limiti e regole da rispettare, ma fino a quando tutto si svolge in un contesto di legittimità e trasparenza non vedo i rischi e tantomeno i pericoli.

Anonimo ha detto...

aggiungo: che male c'è se per comprare un'azienda chiedo un prestito a chi me la sta vendendo proprio perché tale azienda gli fa rimettere un sacco di soldi al giorno?

N.

Anonimo ha detto...

appunto dimmi tu dove sta questa libertà e questa trasparenza.
Se vedi la storia di come si sia costruito l'ìmpero delle tv c'è da rabbrividire.
N.

pensatore libero ha detto...

Ripeto, la politica non si fa demonizzando e denigrando una persona, e i modi con cui Ber.l.usconi si sia costruito il suo impero non mi interessano. Non penso che sia stato il solo in Italia a costruirsi un impero finanziario... La sua "colpa" è quella di essere sceso in politica e dar fastidio alla sinistra che non ha potuto andare "tranquillamente" al governo. Basta a tirar in ballo i conflitti d'interesse per fini solamente propagandistici.

pensatore libero ha detto...

La trattativa con Alitalia è stata certamente strumentalizzata anche per fini elettorali, ma ciò non centra nulla con il conflitto d'interressi, anzi il vero conflitto con gli interessi degli italiani è quello del governo attuale che con i suoi tergiversamenti ritardi e proroghe non ha fatto altro che aumentare la voragine di debiti in cui è precipitata Alitalia.

Anonimo ha detto...

Dire di non essere interessato a come qualcuno sia arrivato ad una certa posizione significa fregarsene del paese in cui vive e del rispetto delle leggi. Affermare che non sia stato il solo non è di certo un deterrente!

L'essere sceso in politica è un aggravante!

Il governo attuale non ha fatto altro che prendere atto che l'alitalia sta cadendo a picco e cercare di venderla per non farla fallire. Siccome la vendita di una compagnia aerea non può paragonarsi alla vendita di un paio di scarpe, mi pare normale che la trattativa sia piuttosto lunga.

e nei 5 anni precedenti?
che si è fatto?

Se scusa se mi girano le scatole di fronte ad un'offerta campata in aria, fatta solo per fini elettorali. che prende tutti per i fondelli!
la capacità di indignarmi nonmi è stata tolta per fortuna
N.

pensatore libero ha detto...

Vorrei fare una precisazione, quando dico che non mi interessa come Berlu...sco.ni si sia creato il suo impero dico solamente di non partire con il pregiudizio/preconcetto che l'abbia fatto illegittimamente come invece molti come te un pò superficialmente lasciano intendere. Dico che se deve essere riscontrata una illegittimità questa spetta alla magistratura che deve indagare non su una persona ma su tutti indipendentemente dal ruolo che riveste.
Ora per la situazione del nostro paese io guardo ad oggi proiettandomi al futuro in un ottica di speranza più che di rancori.
Saluti.

Anonimo ha detto...

in un esame all'università, la cui materia è stata poi quella della mia tesi di laurea, ho avuto modo di approfondire la questione della normativa televisiva e dell'informazione.

Quindi non parlo tanto superficialmente.

E diciamo che la costruzione dell'impero è avvenuta in un vuoto normativo (il cosidetto far west di fine anni 70) che piano piano si è trasformato in una serie di leggi ad hoc (leggi fotografia, tipo la mammì, e altre) che non hanno fatto altro che legalizzare quello che c'era invece di regolamentare un settore così importante, il quale, ti ricordo, non può essere regolamentato alla pari di altri settori economici, ma segue delle restrizioni e dei limiti ben precisi, perché in gioco non c'è solo la libertà di impresa (art. 41 cost.) ma anche e soprattutto la libertà di espressione (art. 21 cost.).

Quindi: guardo in avanti, ci mancherebbe, ma non posso dimenticare o far finta che non sia successo quello che è accaduto ieri, anche perchè rischia di ripetersi per i prossimi 5 anni!

N.

Anonimo ha detto...

Detto ciò: domani pomeriggio ti invito all'aperitivo con la Merloni da Wally, spero tu possa esserci, così ci conosciamo .
n.

pensatore libero ha detto...

Grazie per l'invito, ma preferisco essere libero oltreche di pensiero anche da appuntamenti politici.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Ma se non conosci poi non puoi giudicare, né tanto meno farti un'opinione da liberopensatore
;-)
N.

Anonimo ha detto...

per chi mastica un pò di inglese: la vicenda vista dall'estero.


In his last stint at Chigi Palace in 2001-2006, Mr. Berlusconi didn't find any saviors for Alitalia. Instead, he dithered as the company's debt soared, reaching some €1.3 billion this past January. Italian voters might ask Mr. Berlusconi why he didn't sell their stake in Alitalia back when it was actually worth something. The company's share price has fallen about 70% in the past two years.

[...]
As this episode shows, Mr. Berlusconi has turned out to be more of a corporatist averse to free-market competition than an economic liberal willing to do what Italy needs to revive its faltering economy. He's also a politician willing to do anything to regain power. That's hardly good news for Alitalia, or for Italy.


fonte: The wall street Journal
N.

Anonimo ha detto...

(...)La trattativa con Alitalia è stata certamente strumentalizzata anche per fini elettorali(...)
Questo è il vero problema della vicenda, purtroppo. Non mi importa di denigrare Berlusconi o del conflitto di interessi - in questo caso - anche se lo smemorato non può immettere sul mercato notizie presunte false solo per tornaconto elettorale. Se veramente c'è una cordata italiana si manifesti (sulla questione la pensano allo stesso modo Veltroni e Casini, quindi siamo tutti d'accordo ;-)
Buon inizio settimana a tutti.
Ele