Dentro la vittoria di tutti c'è anche la mia! Buon Lavoro Segretario!
3 commenti:
Anonimo
ha detto...
La scomposta reazione di Papi ieri sera a Ballarò, dimostra -se ce ne fosse stato bisogno- che con l'elezione di Bersani a segretario del PD, per lui è iniziato il conto alla rovescia. Questo incubo termini al più presto. Auguri per un nuovo, veloce risveglio.
Alle Primarie ho votato Marino, quindi ho perso. Ma perdere quando a vincere è uno che comunque non ti dispiace,non fa male. Ti svegli la mattina dopo e non hai la tentazione di buttarti dalla finestra, piuttosto di affacciarti, e vedere come si schierano le truppe, che aria tira. La prima cosa che ho visto: uno degli ufficiali più esposti, ex comandante di questo e di quello, che si levava, nervoso, la giubba e abbandonava l'accappamento democratico, che pure aveva contribuito a organizzare. Non gli piaceva-a suo dire-l'ipotesi di uno slittamento a sinistra di un Partito che, essendo formato da ex democristiani(lui è un ex radicale, componente nota per la sua agilità opportunista) e da ex comunisti è, ahimè, soggetto anche a derive per così dire, "centrifughe". Non gli piacciamo neanche noi, elettori ostinatamente di lungo corso, critici ma animati da implacabile speranza. Ci ha chiamati:"l'Italia del rancore", mescolandoci con Di Pietro,e con tutti quelli che credono nella necessità di un'opposizione forte e chiara, non soltanto a questo governo, ma a un Pres. del Consiglio che, incurante del disgustato stupore di tutto l'occidente, continua a riunire nelle sue mani potere economico, potere mediatico, potere politico, e usare abilmente tutti e tre, per perseguire il suo interesse privato invece del bene pubblico. Noi non ci riconosciamo nella categoria sgradevole dei portatori di rancore. E certamente neanche Bersani, con quella bella faccia da romagnolo, con quel sorriso franco che ricorda orge di tortellini alle feste dell'Unità. Non abbiamo mai provato un "sentimento di avversione profonda maturato in seguito a un offesa e non manifestato apertamente"(De Mauro,Dizionario Italiano). Se abbiamo un vizio, è proprio quello di "manifestare apertamente". Dappertutto. Perfino in piazza. Di Lidia Ravera: "senza alcun rancore". Trascritto da F.A.
"Un Partito giovane ci chiede di essere giovani nel Cuore". "Dobbiamo sentirci tutti impegnati nella costruzione di un Partito, che guardi innanzitutto alle nuove generazioni". "Dobbiamo costruire il Partito che abbiamo promesso ai cittadini e ai militanti. Nessuna nostalgia deve imprigionarci o trattenerci; dobbiamo sentire la necessità del nuovo da costruire". Alcune frasi estrapolate dal bellissimo discorso tenuto oggi a Roma dal neo Segretario Bersani all'assemblea Nazionale del PD.
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La scomposta reazione di Papi ieri sera a Ballarò, dimostra -se ce ne fosse stato bisogno- che con l'elezione di Bersani a segretario del PD, per lui è iniziato il conto alla rovescia. Questo incubo termini al più presto. Auguri per un nuovo, veloce risveglio.
Alle Primarie ho votato Marino, quindi ho perso. Ma perdere quando a vincere è uno che comunque non ti dispiace,non fa male. Ti svegli la mattina dopo e non hai la tentazione di buttarti dalla finestra, piuttosto di affacciarti, e vedere come si schierano le truppe, che aria tira. La prima cosa che ho visto: uno degli ufficiali più esposti, ex comandante di questo e di quello, che si levava, nervoso, la giubba e abbandonava l'accappamento democratico, che pure aveva contribuito a organizzare. Non gli piaceva-a suo dire-l'ipotesi di uno slittamento a sinistra di un Partito che, essendo formato da ex democristiani(lui è un ex radicale, componente nota per la sua agilità opportunista) e da ex comunisti è, ahimè, soggetto anche a derive per così dire, "centrifughe". Non gli piacciamo neanche noi, elettori ostinatamente di lungo corso, critici ma animati da implacabile speranza. Ci ha chiamati:"l'Italia del rancore", mescolandoci con Di Pietro,e con tutti quelli che credono nella necessità di un'opposizione forte e chiara, non soltanto a questo governo, ma a un Pres. del Consiglio che, incurante del disgustato stupore di tutto l'occidente, continua a riunire nelle sue mani potere economico, potere mediatico, potere politico, e usare abilmente tutti e tre, per perseguire il suo interesse privato invece del bene pubblico. Noi non ci riconosciamo nella categoria sgradevole dei portatori di rancore. E certamente neanche Bersani, con quella bella faccia da romagnolo, con quel sorriso franco che ricorda orge di tortellini alle feste dell'Unità. Non abbiamo mai provato un "sentimento di avversione profonda maturato in seguito a un offesa e non manifestato apertamente"(De Mauro,Dizionario Italiano). Se abbiamo un vizio, è proprio quello di "manifestare apertamente". Dappertutto. Perfino in piazza. Di Lidia Ravera: "senza alcun rancore". Trascritto da F.A.
"Un Partito giovane ci chiede di essere giovani nel Cuore". "Dobbiamo sentirci tutti impegnati nella costruzione di un Partito, che guardi innanzitutto alle nuove generazioni". "Dobbiamo costruire il Partito che abbiamo promesso ai cittadini e ai militanti. Nessuna nostalgia deve imprigionarci o trattenerci; dobbiamo sentire la necessità del nuovo da costruire". Alcune frasi estrapolate dal bellissimo discorso tenuto oggi a Roma dal neo Segretario Bersani all'assemblea Nazionale del PD.
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