lunedì 15 settembre 2025

Quando la politica è ridotta solo a “narrazione”, “esasperazione ” e “opportunismo personale” genera “mostri”.


 Articolo di Roberto Pesaresi  (
fonte: FB)


Viviamo in un’epoca in cui conta più la “narrazione” che l’informazione, contano più i “mi piace” che la riflessione e tutto questo si realizza meglio se ci si rivolge più alla “pancia” che al “cervello”. In questa situazione e con queste caratteristiche diviene quindi più semplice e più naturale provare a riscrivere la cronaca e la storia mistificando le realtà e finalizzandole solo ai propri obiettivi: l'importante è solo che non si rifletta e che se ne parli. Conta poi più l’università della "vita, della strada ( e di Internet ) che studi reali e approfonditi. In sostanza conta più l’ignoranza. Richiamando Umberto Eco le discussioni che ieri avvenivano al bar oggi avvengono sui social e tutti sono professori. Questo modo è diventato più diffuso in epoca covid ed è continuato soprattutto grazie ad una stampa sempre più squalificata. Questo sta avvenendo a livello mondiale, soprattutto negli USA, a livello europeo, soprattutto con il covid prima e con  la guerra poi, e in Italia, a mio giudizio,  anche a causa della presenza esclusiva di un opportunismo personale e di gruppi che ha sostituito il ruolo dei partiti politici e in genere della cultura. Questa logica per funzionare ha però bisogno di contrapposizioni semplici e facili da strumentalizzare. Per poterlo fare è necessario esasperare i concetti rendendoli elementari e individuando, anche fisicamente, i nemici. In questo senso forse l’esempio più eclatante è quello della “guerra”: se ne parla con una totale disinvoltura come se si trattasse di una partita di calcio.

La situazione diventa più tragica se in questa analisi scendiamo dai livelli generali a quelli locali e soprattutto in comunità in cui comunque ci si conosce tutti e si è costretti a vivere “vicini”. Il livello spazia dal "finto" professionale e “studiati”, come oggi ci si esprime a FILOTTRANO, (pochi)  al greve e grezzo (molti )  ma la sostanza non cambia.

Ho vissuto la politica filottranese dal 1975 al 1985: in un epoca complessa e difficile e caratterizzata da fenomeni quali il terrorismo  e le stragi ma anche da un grande risveglio sociale e con conquiste epocali quali statuto dei lavoratori, diritto all'divorzio  e all' aborto. Nessuno si è però  mai permesso di comportarsi come avviene oggi pur in presenza di contrapposizioni  senz’altro più nette. I sindaci Carancini e Pasquini non si sono mai rivolti a noi usando termini quali “disadatto”, “porabbestia”, “sinistrato”, non si sarebbero mai rivolti ai cittadini chiamandoli "brutti ipocriti", "falsi maledetti" , “coglioni” e minacciandoli con un “siate maledetti" e  non avrebbero mai deriso lavoratori con espressioni quali “filosofi professori ingegneri tutti falsi studiati." Lo stesso Movimento Sociale Italiano, di chiara estrazione fascista e non a caso considerato fuori dell’arco costituzionale, non ha mai usato in quel periodo ancora quasi dopoguerra, e quindi ben più duro di quello attuale, termini di questo tipo nei nostri confronti che pur eravamo il Partito Comunista Italiano. A chi in questi giorni inneggia al M.S.I. di quel periodo ricordo poi che nessuna "violenza" avvenne da parte nostra ed anzi era esattamente il contrario e se ce ne sono state ( poche in verità) erano solo da parte di loro frange non a caso poi confluite in Forza Nuova e ora, a quel si legge, nella Lega.

Filottrano ha vissuto invece soprattutto nel 2022 e nel 2023, anni di irreali "narrazioni" i cui veri contenuti, anche grazie alla nostra attività, sono ormai noti a tutti o almeno a quanti sono interessati a sapere. Queste narrazioni e queste persone sono state però legittimate e enfatizzate anche da chi nel periodo svolgeva un ruolo pubblico formalmente di altra area politica. Non mi riferisco tanto ai singoli eventi, che pur andavano valutati con più attenzione, ma alla costanza delle relazioni su più ambiti quando i curriculum, peraltro ampiamente pubblicizzati, erano ben noti.

La stessa cosa è poi avvenuta a Padova nel 2023 e a Chieti nel 2024 dove se non sapevano avrebbero dovuto, per loro responsabilità istituzionale, sapere. 

Questa  “storia”, nelle caratteristiche emerse e forse prosieguo di altre precedenti simili, è però iniziata a FILOTTRANO. 


Dobbiamo chiederci perché: perché non Osimo perché non Chieti dove poi finirà?

Dobbiamo ancora chiederci perché le comunità locali non avevano gli anticorpi necessari per affrontare questi problemi?


È vero in questo che nel 2022, 2023 e 2024 si sono “prestati” in molti, anche volti noti in vari ambiti e settori, a cui andrebbe chiesto conto, che hanno avuto un grande effetto mediatico ma in una piccola comunità è diverso. 

Ho già scritto: siamo stati usati ma ci siamo anche fatti usare. Le nostre piccole personalità sono state travolte dalla “narrazione” e della “esasperazione” dei concetti. 

Sono stati poi  sufficienti i secondi sei mesi del 2024 e soprattutto i primi tre mesi del 2025 per chiarirne  le vere caratteristiche di fondo e per far crollare, nella sostanza, la “narrazione” anche se di questo a FILOTTRANO ancora non si vuole prendere atto o non si ha il coraggio di farlo. I dettagli sono in corso di chiarimento da parte di chi ne ha titolo e dovere ma la sostanza per quel che riguarda le vicende della nostra comunità è già chiarissima. È sufficiente leggere. In questo periodo ( ormai tre anni ) i più hanno invece evitato e ancora oggi evitano di leggere e di trarne le conseguenze. La comunità locale ha quindi “scelto” di continuare a farsi “usare”. I motivi possono essere diversi ma tutti evidenziano una grande mancanza di senso delle istituzioni e alla fine di buon senso.

Ho più volte evidenziato il richiamo per chi ricopre funzioni pubbliche all'art. 54 della Costituzione: "disciplina e onore".

Disciplina significa "rispetto delle regole e delle norme". Onore significa "reputazione e integrità morale". Il tutto significa "mantenere una condotta coerente e all'altezza del proprio ruolo, rappresentando un esempio per i cittadini". Questa è l'interpretazione non mia ma addirittura di "Al Overview". E' quindi quella più comune e diffusa. Mi sembra condivisibile e corretta e deve essere riferita sia a chi una funzione pubblica la svolge sia a chi mira a svolgerla ma anche a tutti i cittadini.

Anche su questo  non mi interessa però fare esempi. Chi non ha chiaro il problema può fare una semplice e facile ricerca sul web di cui negli ultimi mesi abbiamo fornito moltissimi semplici e chiari collegamenti.

Mi preme solo riportare un ultimo  esempio anch'esso tutt'ora disponibile sul web.

Questo è il dialogo "pubblico" sul web  tra due cittadini filottranesi, noti e non anonimi di cui ometto i nomi confidando che possano, almeno in un caso, riflettere e rimediare.

L'occasione sono forse le ultime vicende USA  e la guerra subito però  ricondotte all'uso locale:

“Iniziate a dormire preoccupati, vogliono la guerra, e la guerra avranno, in molti non vediamo l'ora di fare le pulizie in casa, troppa merda. Questione di poco, non abbiate fretta, godetevi il poco tempo che vi è rimasto.
Ciaone”

“in molti pensano che il problema in Italia sia l'immigrazione, certo qualcuno bisognerà riaccompagliarlo a casa, in un sacco o con le buone, la realtà è che devono avere molta più paura altri”


E' già grave che commenti di questo tipo ( sono alla fine minacce fisiche ) si scrivano e spero che i diretti interessati riflettano e le competenti autorità  valutino. 


E' però assurdo che questo avvenga, e per questo cito questa triste vicenda, con il "mi piace" di presunti esponenti politici locali che, per un pugno di voti neofascisti, ridurranno  il tutto a "questioni generali" come già avvenuto per un’altra vicenda. Non si tratta quindi di  "tifosi" ma chi dovrebbe un ben diverso senso di responsabilità. Questo avviene, come per altre iniziative di questi mesi, con una totale commistione tra aspetti nazionali e aspetti locali in una osmosi asfittica che mira a dare “dignità” alla miseria locale e a “nascondere” i fatti. Si cerca in sostanza di parlare d’altro. 

A questo porta la politica quando è ridotta solo a “narrazione” ed “esasperazione” e sostanzialmente a mero opportunismo personale. 

E' però ancor più  assurdo che questo avvenga nella indifferenza dei più e soprattutto di chi svolge o mira a svolgere un ruolo pubblico e lasci soli in questo difficile e “pericoloso” lavoro dei semplici ( e pochi ) cittadini.


E, si badi bene, dico questo, senza alcuna sostanziale distinzione di area politica. 

Per questo penso che il problema è senz'altro politico ma è soprattutto sociale e per questo è ben più grave e diventa drammatico in una piccola comunità come la nostra. 

Sarà molto duro e difficile ricostruire un elementare livello di buon senso e di convivenza evitando di continuare ad essere “usati” e ridando alla politica la dignità, nelle diversità, che deve avere e che è indispensabile per garantire un futuro sereno alla nostra comunità.


giovedì 28 agosto 2025

A cena con Matteo Ricci - 3 settembre 2025

 📢 Matteo Ricci fa tappa a Filottrano!

💥Un’occasione speciale per incontrare il candidato Presidente del Centro Sinistra alle elezioni regionali delle Marche, insieme ad alcuni candidati delle liste che sostengono 

il nostro territorio.

> 📅 Mercoledì 3 settembre

> 🕗 H 20.00

> 📍 Ai 7 Colli – Filottrano

👉 Dopo l’incontro, chi lo desidera potrà fermarsi a cena con Ricci.


Costo della cena: 22 €

Prenotazione obbligatoria per la cena 

* al link ➡️ https://www.eventbrite.it/e/a-cena-con-matteo-ricci-tickets-1626744579829?aff=oddtdtcreator

- oppure al numero ➡️ 328 9859090


💡Vi aspettiamo numerosi per condividere idee, progetti e futuro!



Per #UnCambioDiMarche con Matteo Ricci Presidente!

domenica 2 aprile 2023

Le Marche dei diritti negati (di Manuela Bora)

       

Durante i lavori del Consiglio Regionale dello scorso 21 marzo, il Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, si è esibito nell’ennesima quanto deprecabile figuraccia, stavolta tirando in ballo una presunta responsabilità della  “teoria gender”  sul calo demografico che colpisce il nostro Paese.



Non possiamo certo più meravigliarci delle sue uscite, avvezzo com’è a collezionare pessime figure anche in tema di difesa dei diritti civili.
Per la rilevanza che ricopre e le conseguenze che determina,  il calo delle nascite merita senza dubbio massima attenzione e un adeguato approfondimento. Provando a trattarlo con il dovuto  senso di responsabilità evitando banalizzazioni, possiamo provare  a mettere a fuoco le reali cause della denatalità.


In primis le difficoltà economiche, le disuguaglianze sociali, l’impossibilità di una reale conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la precarietà unita alla disoccupazione giovanile e femminile, l’assenza di un adeguato welfare sociale. Fattori da cui è necessario ripartire con la massima attenzione, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale con politiche ed interventi mirati.


E’ ormai chiaro che la piena occupazione femminile non è limite, ma fattore che favorisce la natalità e per averne prova basterebbe uno sguardo ai Paesi del nord Europa per rendersi conto che alla massiccia percentuale di occupazione femminile corrisponde un elevato tasso di nascite.
Una realtà che stride profondamente con quanto sostenuto dal Capogruppo di Fratelli d’Italia che vorrebbe le donne chiuse in casa ad accudire i figli.


Quello che ci continua a preoccupare è prendere atto che giunti ormai al giro di boa della legislatura la nostra regione, presa ad esempio da Giorgia Meloni, preferisce riferirsi alla “teoria gender” piuttosto che sollecitare il Governo nazionale ad attivare azioni a supporto delle famiglie quali congedi parentali flessibili e ben retribuiti, tutele per i genitori che scelgono il part time, solo per citarne alcune.

lunedì 8 marzo 2021

L’aborto è il vero ostacolo della natalità?

“Non tutte le esigenze egocentriche delle persone diventano un diritto”. Estrapolata la frase dell’assessore regionale della sanità Ciccioli e magari non conoscendo l’oggetto della discussione si potrebbe pensare che questa non sia del tutto sbagliata, il diritto non è assoluto, la mia libertà finisce dove inizia la libertà di un altro. Ma se si pensa a cosa si riferisce la frase, l’aborto, la riflessione è molto più profonda e non è solo una questione “di corpo” o di “difesa della vita”.



venerdì 30 novembre 2018

2 dicembre 2018 - Primarie per l'elezione del segretario regionale


Cari democratici, 
domenica 2 dicembre siamo chiamati a scegliere il segretario regionale del Partito Democratico delle Marche.
A Filottrano potete votare presso il circolo del PD Flavio Antinori in largo Matteotti, lungo le scalette.
Saremo aperti dalle 10 alle 19. 

Come si vota
Possono votare non solo gli iscritti al PD ma anche tutti gli elettori che hanno compiuto i 16 anni di età e si riconoscono nella proposta politica del partito. 
Necessario presentarsi con un documento di identità valido e la tessera elettorale.
E' richiesto il contributo, per i non iscritti al partito, di 2 euro.
I candidati
I candidati segretario sono Giovanni Gostoli e Paolo Petrini.
Sul sito https://www.pdmarche.it/ potrete visionare i programmi e avere info sui candidati.
Vi aspettiamo domenica in sede. 


lunedì 18 giugno 2018

19 GIUGNO: COORDINAMENTO DEI CIRCOLI ANCONA SUD A FILOTTRANO CON IL PROF GIANMARIO RAGGETTI


Martedì 19 Giugno ci ritroveremo con il Coordinamento dei Circoli della zona Ancona Sud a discutere di Economia e Geopolitica con il Prof Gianmario Raggetti. Interverrà anche il Coordinatore dei Circoli Ancona Sud Lanfranco Giacchetti.

Vi aspettiamo a Palazzo Accorretti alle ore 21.

La cittadinanza è inviatata a partecipare.

venerdì 2 marzo 2018

In attesa del voto.


Domani ci sarà il silenzio elettorale. 


In questa campagna elettorale che è stata aspra e troppo spesso sopra le righe abbiamo cercato di portare il dibattito ai temi reali, parlando delle tante cose fatte e delle tantissime da fare. In ogni ambito: dai diritti civili alla crescita economica, dalla sicurezza a livello nazionale alla sicurezza stradale, dalla industria 4.0 alla scuola. 
Noi sosteniamo FLAVIO CORRADINI alla Camera e PIERGIORGIO CARRESCIA al Senato e vi invitiamo anche a farlo anche voi. 

Il nostro programma: 100 cose fatte, 100 cose da fare->https://programma2018.partitodemocratico.it/




lunedì 12 febbraio 2018

Elezioni politiche 2018 - Come si vota




Il 4 marzo i seggi saranno parti dalle 7 alle 23. Si vota mettendo una croce sul simbolo del partito sia per la Camera sia per il Senato. 


lunedì 5 febbraio 2018

UN ALTRO PROGRAMMA: 100 COSE FATTE E 100 COSE DA FARE






Nessun Paese dei balocchi o fuoco d'artificio, ma 100 piccoli impegni credibili, sostenibili e realizzabili accanto a 100 cose già realizzate. Leggi lo speciale di Democratica sul #programmaPd bit.ly/democratica