domenica 4 febbraio 2018

GENTILONI E RENZI: ODIO E VIOLENZA NON DIVIDERANNO IL PAESE








Lo Stato e quel che accaduto a Macerata, oggi e nei giorni scorsi. Il compito delle istituzioni è anche quello di far sentire la propria forte e solida presenza in momenti difficili per il paese, quando i più elementari valori di convivenza sembrano essere calpestati e l’odio sembra prevalere.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha convocato una conferenza stampa e, dopo aver ringraziato le forze dell’ordine per il loro intervento, ha espresso la vicinanza del governo a una comunità che era stata già colpita con il barbaro delitto della diciottenne.
“Delitti efferati e comportamenti criminali saranno perseguiti e puniti. Questa è la legge, questo è lo Stato”: ha dichiarato con fermezza Gentiloni, il quale si è appellato a tutti partiti. “Confido nel senso di responsabilità di tutte le forze politiche – ha auspicato il premier – comportamenti criminali non possono avere alcuna motivazione ideologica. I delinquenti sono delinquenti”.
“Lo Stato sarà particolarmente severo verso chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza. Odio e violenza non riusciranno a dividerci” ha poi concluso Gentiloni.

Anche l’intervento del segretario nazionale del Pd Matteo Renzi è sulla medesima linea: “Vorrei fare un appello a tutti, ma proprio a tutti – si legge nella sua pagina facebook – , alla calma e alla responsabilità. L’uomo che ha sparato, colpendo sei coetanei di colore, è una persona squallida e folle. Ma lo Stato è più forte di lui e lo ha catturato grazie al coraggio delle forze dell’ordine cui va – una volta di più – la nostra gratitudine.
“Quell’uomo – prosegue il post di Renzi – si è candidato con la Lega Nord e oggi ha sparato anche alla sede del PD di Macerata prima di essere catturato: verrebbe facile tenere alta la polemica verso chi ogni giorno alimenta l’odio contro di noi.
Ma sarebbe un errore: è tempo di calma e di responsabilità, davvero. Abbassiamo subito i toni, tutti. Non strumentalizziamo questa vicenda. Lasciamo la campagna elettorale fuori da questo terribile evento”.

Continua Renzi: “Lo Stato c’è.  Il Ministro dell’Interno sarà tra qualche ora in prefettura a Macerata e noi ci sentiamo pienamente rappresentati da lui. Il Sindaco e tutte le autorità territoriali con le quali siamo in contatto da stamani si sono dimostrati all’altezza della drammatica situazione. Il Presidente del Consiglio parlerà tra qualche ora e noi siamo con lui. Il Paese è molto più forte di come viene rappresentato ogni giorno da chi attacca e strumentalizza la nostra comunità”.
“Noi, come Partito Democratico – aggiunge il segretario del Pd – siamo a fianco delle persone ferite cui inviamo un abbraccio affettuoso. E invitiamo tutti a non alimentare la polemica e lo scontro verbale con i professionisti della provocazione.
La risposta a questa vicenda verrà dalle Istituzioni.
La politica deve fare uno scatto e provare a cambiare linguaggio. E noi abbiamo l’occasione per far vedere che siamo profondamente diversi da chi vergognosamente strumentalizza ogni fatto terribile di cronaca”.

“Perché, cari amici – conclude Renzi – il vero patriottismo non è di chi va in giro sparando con un tricolore sulle spalle, ma di chi – anche nei momenti di tensione e difficoltà – sceglie la saggezza, l’equilibrio, la responsabilità perché vuole il bene della propria comunità. Chi ama l’Italia non strumentalizza, ma fa appello alla calma e alla responsabilità. E noi amiamo l’Italia, sul serio”.

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