mercoledì 24 dicembre 2014

AUGURI DAL CIRCOLO FLAVIO ANTINORI

Abbiamo deciso di augurarvi Buon Natale con le parole di un grande narratore: Dino Buzzati. E' un pò lungo, ma vale la pena arrivare fino alla fine. Con l'augurio che lo spirito del Natale ci accompagni 365 giorni l'anno.

Auguri dal Circolo Flavio Antinori Filottrano

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LO STRANO FENOMENO CHE SI CHIAMA NATALE di Dino Buzzati

Abbiamo appena finito di riporre nell’armadio le candeline e i gingilli dell’albero, appena finito di rispondere agli auguri dell’anno scorso e già ricominciano a suonare le campane con quel suono così caaatteristico. Un altro Natale è arrivato, precipitando su di noi con la spaventosa velocità del tempo. Ed eccoci perciò alle prese con la famosa ricorrenza, la quale ogni anno si presenta esattamente identica, conservando intatto attraverso i cataclismi e i secoli il suo incanto.

Sul Natale sono state dette fiumane di parole, scritti centinaia di libri, migliaia di racconti e di poesie. A prima vista sembra che, per parlarne ancora, ci voglia una bella dose di coraggio. Ma non è vero. Non se ne parlerà mai abbastanza. Il natale ritorna ogni dodici mesi, allo stesso giorno, 25, con precisione matematica, non è quindi una cosa molto rara. Tutti sanno come è fatto, tutti potrebbero descrivere in anticipo nei minuti particolari quello che accadrà nelle case rispettive. Eppure se ne resta sembre sbalorditi.





Senza neppure chiedersi il perché, la gente si smarrisce in quella strana atmosfera di allegrezza, di riposo, di poesia, di bontà e, data l’abitudine, trova tutto molto naturale; però nel profondo dell’animo c’è lo stupore, l’incredulità. Come è possibile che esista un giorno così differente dagli altri 364 giorni dell’anno? Come si spiega che per l’occasione l’umanità si comporti esattamente al contrario del solito?

Certo, è un fenomeno straordinario, uno dei fenomeni più sbalorditivi che siano mai accaduti sulla terra. Più ci si medita, meno si riesce a capacitarsi. Una faccenda così terribilmente diversa da tutto il resto! Provate, per piacere. a pensarci un po’.

La situazione è la seguente: c’è da solennizzare un importante anniversario, il più importante anzi. La scoperta dell’America – tanto per fare degli esempi – o la caduta dell’Impero romano, che cosa volete che siano al paragone del la nascita di cristo, figlio di Dio sceso fra noi per farsi crocifiggere? Anche i cristiani di tiepida fede, anche i dubbiosi, anche i miscredenti, tutti d’accordo che questa è la data più grande della storia, dopodiché si è cambiata la faccia del mondo. Al confronto Waterloo e il trattato di Aquisgrana fanno ridere.

Ebbene – e qui comincia l’incredibile – che cosa decidono di fare gli uomini per festeggiare la ricorrenza massima dell’anno? Osservateli, prego, con grandissima attenzione. Forse che si riuniscono in cortei, come nei giorni di esultanza nazionale, per marciare fino in piazza con le bandierie e i labari, al suono di fanfare? Forse che chiudono la casa e si mettono a girare per il mondo come d’estate quando ci sono le vacanze? Neanche. Oppure si travestono con allegre maschere e scorrazzano per le strade con pifferi, chitarre e bottiglie di buon vino? Ma neppure. Vuol dire dunque che restano tutto il santo giorno in letto a sonnecchiare? O si affollano nelle osterie a vuotare fiaschi e botti? O invadono cinema e teatri? O vanno a caccia? O se ne stanno seduti ai tavolini del caffè a spettegolare? O giocano alla palla? O si danno interamente a far l’amore? Meno che mai.
E allora cosa fanno? Se non lo si constatasse coi nostri personali occhi, non lo si crederebbe. La raltà supera le più pazze favole. perché il fatto sbalorditivo è questo: gli uomini per godere la festa delle feste, non cercano gli spassi soliti; al contrario, essi scelgono proprio quello che normalmente riesce più ostico e ingrato, l’opposto delle abituali preferenze.
Per il giorno di Natale – credere o non credere – diventano buoni all’improvviso. Si mettono a eseguire con entusiasmo sincerissimo il comandamento più spinoso di Nostro Signore Gesù Cristo , che è quello di amare il nostro prossimo!

Cosa è successo? Sono forse diventeti tutti matti? Forse li prende un’arcana nostalgia della stagione remotissima quando tra gli alberi e i ruscelletti dell’Eden, Adamo ed Eva si aggiravano spensierati, senza neppure lontanamente sospettare che cosa fosse desiderare il male? O è invece un anticipo, un presentimento, una prova generale dell’età futura, anch’essa lontanissima ma che certo un giorno arriverà, quando la cattiveria, l’odio e l’egoismo saranno spariti dal consorzio umano?

Quale che sia il motivo, guardateli uno per uno: la mano abituata a bastonare oggi accarezza, la bocca abituata ad imprecare oggi sorride, l’avaro è generoso, l’invidioso gode dei successi del collega, il vendicativo è pronto a perdonare. Sissignori, oggi uomini e donne trovano più soddisfazione nella gioia altrui che nella propria. E questo, salvo errore, si può dire un bel miracolo.

;a non è finita, non è ancora tutto. State attenti che il bello arriva adesso. Viene infatti istintivo di pensare: tanta bontà, tanto amor del prossimo è certamente una cosa splendida, ma chissà che fatica costa, che sacrifici, che travagli. Chissà che peso, per gli uomini, sostenere uno sforzo simile senza il minimo allenamento preventivo. Macché. Proprio il contrario. A vederli, non si sono mai trovati così bene. Che facce liete, che sguardi benevoli, che sorrisi luminosi, che parole soavi, piene di tolleranza e comprensione. Ciò che di solito è un castigo, cioè il sacrificarsi per il prossimo, diventa luce, soddisfazione, beatitudine. Felici sono, leggeri come piume.

Questo è il prodigio di Natale, sul quale non si scriverà mai abbastanza, da tanto è bello e misterioso. Resta infatti aperto un grande enigma: se in questo giorno gli uomini ci trovano tanta gioia a essere buoni, se si sentono cosìin pace con se stessi, perché non ci danno dentro, perché non perseverano, perché non si abbandonano definitivamente dopo averne provate le delizie, alle tentazioni del bene? Invece smettono subito. Basta che dal calendario cada il foglietto del 25 dicembre e che compaia il 26, tutto riprende come prima: gli affanni, le facce dure, gli occhi cattivi, l’avidità, le parolacce, gli scatti d’ira, le maldicenze, gli egoismi, l’inquietudine. Come se il Natale fosse stato un sogno, o una colpa vergognosa da nascondere, o una fuggevole pazzia su cui sarebbe pericoloso insistere. Per ventiquattr’ore gli uomini trovano la massima gioia nel fare quello che è nei desideri di Dio; e subito dopo, inesplicabilmente, tornano alle loro squallide abitudini. Perché questo voltafaccia? Ecco un problema che non siamo mai riusciti a decifrare. Perché buoni un solo giorno e poi basta fino all’anno successivo? Eppure sembrano felici.
Ben strana razza, gli uomini. Bravo chi li capisce.

Dino Buzzati
Corriere d’informazione, 24-25 dicembre 1954


RELAZIONE CONGRESSUALE UNITI PER FILOTTRANO

Pubblichiamo la relazione congressuale di Mirco Cesaretti, nuovo segretario del Circolo Flavio Antinori di Filottrano.

Cogliamo l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale.

Circolo PD Flavio Antinori

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Buongiorno a tutti e grazie della partecipazione, un ben arrivati ai garanti Gerardo e Roberto.
Ci troviamo in un momento importantissimo e stimolantissimo per il nostro partito e per la nostra città.
Dopo tanti anni passati all’opposizione, anni nei quali abbiamo sopportato, combattuto modi di fare politica, programmi, che non ci appartenevano, dopo anni in cui noi di centro sinistra sembravamo una minoranza destinata a rimanere tale in un paese tradizionalmente di centro destra, ci troviamo invece ad amministrare la città con l’entusiasmo di chi lo ha desiderato da tanto tempo, ma soprattutto con la responsabilità di non deludere la fiducia dei cittadini che hanno espresso circa sei mesi fa un vero e proprio plebiscito nei riguardi del nostro progetto politico.
I nostri elettori si aspettano tanto da questa amministrazione, rapporti diversi con il cittadino, trasparenza amministrativa, rapporti nuovi con l’ associazionismo, una progettualità che non guardi solo al quotidiano ma che riesca ad immaginare a come sarà la nostra città tra venti anni.
Un amministrazione che si occupi delle cose pratiche:
-strade, scuole, servizi, verde pubblico, ma che vada soprattutto oltre portando avanti un progetto di più ampio respiro che guardi alla città, a come si presenterà urbanisticamente, nei servizi alla persona , nell ‘economia, nell’opportunità di svago, formazione ed aggregazione attorno ad un sistema valoriale sano che saprà proporre ai suoi giovani. Una città che sappia affrontare le sfide del futuro con progettualità e serenità.
-guardo e penso ai servizi alla persona ( vedi casa della salute per esempio, pronto intervento h 24, casa di riposo);
-guardo alle opportunità da dare ai nostri giovani;
-guardo alla cultura ed al turismo, il mettere in sinergia tutte le peculiarità del nostro territorio, sistema museale, chiese, palazzi storici, le nostre ville, Spada e Cento Finestre vere perle a livello italiano, cercando di valorizzare il nostro territorio nella sua interezza. Una città che riesce ad inserirsi nel turismo che dalla costa si sposta alla montagna o in quel turismo religioso che porta molti cittadini del mondo nella vicina Loreto.
Un Comune che sappia ridisegnarsi, uscire da quell’isolamento in cui il centro destra ci ha tenuto per anni.
Ho parlato di AMMINISTRAZIONE per far capire che questa è la sfida che ci aspetta è la sfida che aspetta questo partito, tutti noi.
E’ un momento per certi aspetti rifondativo almeno nell’azione, che noi non possiamo non cogliere a cui non possiamo non partecipare.
E’ chiaro che Vivi Filottrano ha vinto le elezioni amministrative grazie all’enorme apporto del popolo di centro sinistra, i numeri dicono questo, cinque consiglieri su otto eletti di chiara espressione PD dicono questo. E’ chiaro che non possiamo esimerci da essere la guida politica di questa amministrazione.
Per fare questo abbiamo bisogno di un PARTITO DEMOCRATICO dove la Democrazia sia il metodo di fondo in tutte le sue manifestazioni. La Democrazia porta Partecipazione. Un Partito “partecipato” è un Partito dove tutte le sue componenti sono rappresentate, naturalmente questo non deve significare anarchia o confusione o paralisi nelle scelte.
Quindi un partito INCLUSIVO, FORTE, PRESENTE TRA LA GENTE, per certi aspetti SOLARE, CHE NON ABBIA PAURA DI MOSTRARSI, un partito che sappia parlare ed avvicinare chi non ha mai fatto politica, che sappia coinvolgere di nuovo chi ne è stato deluso, che sappia parlare a quell’enorme fetta di persone che hanno deciso anche alle ultime amministrative o politiche di non votare.
Un PARTITO NON FLUIDO, NON GASSOSO, MA UN PARTITO PESANTE, FORTE, che conscio che alcune volte la forma può diventare sostanza sia attento alle REGOLE che sono la garanzia democratica di chi partecipa alla vita associativa del partito stesso.
Le regole che sono alla base di un PARTITO DEMOCRATICO sono semplici e chiare e mi aspetto che siano rispettate dagli iscritti. Per capirci un pensiero politico è personale fino a quando il partito dopo ampia discussione a maggioranza non lo fa proprio. Una volta fatto proprio, se riguarda l’amministrazione ci sono le persone elette che hanno il compito di portarlo nelle sedi opportune, che sono le riunioni di maggioranza. Non amo i voli pindarici solitari e non li accetterò come segretario, indeboliscono il PARTITO, non sono capiti dall’elettorato ed indeboliscono l’intera area di centro sinistra.
Chi oggi con la propria assenza vuole contestare il congresso, non accettandolo e cercando di buttare ombre sulla sua regolarità dico, QUESTO CONGRESSO E’ REGOLARISSIMO, a conferma di questa regolarità ci sono i garanti, c’è l’iniziativa del Provinciale che ha deciso di posticiparlo di una settimana per avere la certezza che la convocazione fosse arrivata a tutti, dopo aver certificato la regolarità del tesseramento. D'altronde il nostro regolamento non prevede precongressi, qualsiasi persona regolarmente iscritta al circolo di Filottrano si sarebbe potuta presentare questa mattina e con un programma ed una squadra al suo seguito avrebbe potuto chiedere sulla sua proposta politica condivisione e consenso.
Ed allora penso ad un occasione persa per chi non c’è, vorrei, auspicherei, lavorerò come segretario affinché questo momento di oggettiva difficoltà dettata più dai personalismi che dalla non condivisone politica, possa essere superato, e si possa lavorare nel prossimo futuro tutti insieme per il PARTITO in sinergia con l’amministrazione.
Immagino UN PARTITO INCLUSIVO che ha bisogno di tutte le sue anime, di tutte le sue sensibilità, un PD che guardi al futuro e non al passato, un partito che non rimugini sempre su cosa è successo, ma che riesca a gestire le precedenti esperienze per farne tesoro e ricchezza futura. Sicuramente ci saranno stati errori politici e personali, ma questo non può trascindere da una visione valoriale, politica di insieme, ne da un rispetto umano che deve essere portato, ne dal fatto importantissimo che la precedente gestione ci ha portato alla vittoria…..NON PUO’ ESSERE ACCETTATA LA VISIONE CHE TUTTO E’ STATO SBAGLIATO E TUTTO SI POTEVA FARE MEGLIO……
Quando parlo di inclusività so esattamente a cosa penso, io ne sono l’emblema. Ringrazio il segretario uscente, Juri, che di questo concetto ne ha fatto un principio della sua gestione. Un PARTITO APERTO A TUTTI COLORO che hanno uno stesso sistema valoriale E CHE ABBIANO LA VOGLIA ED IL CORAGGIO DI LAVORARE AD UN PROGETTO, che non guardi ai personalismi ma all’insieme, praticamente VOGLIA DI FARE E DI METTERCI LA FACCIA.
Il PARTITO CHE VORREI e che IMMAGINO è un chiaro partito di GOVERNO, non mi piace chi amministra la mattina e prende le distanze dall’ amministrazione il pomeriggio. Dobbiamo essere seri e responsabili, i cittadini non capirebbero chi pur avendo la maggioranza assoluta dei consiglieri non riesce a guidare l’amministrazione o addirittura nelle scelte strategiche si sfila.
Tutti si aspettano che dobbiamo essere noi a dettare l’agenda politica di questa amministrazione, lo dobbiamo fare in modo chiaro, determinato ma anche sereno.
Ho chiaro che l’Amministrazione è una cosa ed il Partito un'altra ma ho anche ben presente come lo scambio bidirezionale sia sinergico ad entrambe. Dal partito, vero laboratorio politico possono e devono partire indicazioni per l’amministrazione, come ci devono essere informazioni ampie di ritorno. La mia figura presente in entrambe sarà anche a garanzia di tutto questo.
Lo dico in maniera chiara e forte, sarò un segretario di garanzia.
SONO CONVINTO CHE CON L’AIUTO DI TUTTI, PERCHE’ DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE, COSTRUIREMO UN PARTITO FORTE, INCLUSIVO, un partito con delle STRUTTURE e REGOLE CHIARE che sarà scuola politica per i più giovani e punto di rifermento per l’amministrazione e per i cittadini. Non governeremo in 8 ma lo faremo con il PARTITO ED IL POPOLO DI CENTRO SINISTRA A FIANCO.
E’ chiaro che ci dovremo dividere i compiti, chi farà parte del direttivo si occuperà della mansione specifica affidata più vicina alle sue attitudini e peculiarità. Dovremmo trovare forme nuove e più efficaci di comunicazione .
A questo panorama locale dobbiamo inserire quello provinciale, regionale e nazionale.
La prossima sfida che ci aspetta sono le REGIONALI di primavera, dobbiamo lavorare anche per quelle. E’ ovvio che lo straordinario risultato del 43 % delle ultime elezioni europee è dovuto alla capacità mediatica e trainante del nostro segretario nazionale. Il dato nazionale ottenuto alle elezioni dice questo a prescindere dalle zone e dal fatto che i circoli abbiano lavorato più o meno bene. E’ anche vero che questa capacità può tenere o logorarsi e quindi è nostro compito lavorare a livello locale per far si che i prossimi risultati siano soddisfacenti.
Vi chiedo il VOTO PER “UNITI PER FILOTTRANO” per un partito DICHIARATAMENTE INCLUSIVO, FORTE, VICINO ALLA GENTE , SOLARE, STIMOLANTE E CON DELLE REGOLE CHIARE IN CUI I DIRITTI ED I DOVERI DEGLI ISCRITTI SIANO EVIDENTI, un partito vero laboratorio politico e spalla portante di questa amministrazione.
Tra cinque anni dovremmo essere orgogliosi di come abbiamo governato e di come il PD ha guidato questo processo politico-ammistrativo.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi giorni, che mi hanno permesso di presentare questa mozione.

Un grazie ancora all’amico Juri il nostro capogruppo consiliare e segretario uscente, un grazie a coloro che qualche anno fa hanno contribuito a fondare il PD intuizione politica lungimirante, unione della sinistra e dei moderati, chiaro partito autosufficiente e maggioritario come lo aveva immaginato il segretario Veltroni.



Auguro a tutti gli iscritti al Partito Democratico, ai simpatizzanti di centro sinistra ed alla cittadinanza tutta i più calorosi ed affettuosi auguri di un sereno Natale. momento da condividere con i nostri cari nei valori della fratellanza e della condivisione .


Mirco Cesaretti
Segretario PD Circolo Flavio Antinori

martedì 23 dicembre 2014

RINNOVO SEGRETERIA E DIRETTIVO CIRCOLO FLAVIO ANTINORI

























Mirco Cesaretti è il nuovo Segretario del Circolo Flavio Antinori di Filottrano. In occasione dell'ultimo congresso è stato rinnovato anche il direttivo, così composto:

JURI BARBONI
SILVIA LORENZINI
EMANUELE ANGELETTI
FEDERICA FALAPPA
MARCO TANTUCCI
NADIA STACCHIOTTI
GIACOMO CICCARELLI
CARLA ACCATTOLI
MATTEO LATINI
NADIA BALEANI
FRANCO LILLINI
ELEONORA TAMANTINI


Ci attende un anno ricco di nuove sfide. Cercheremo di affrontarle facendo il nostro meglio e orientando le nostre scelte all'interesse della Comunità.

Buon lavoro!