giovedì 22 aprile 2010

Gli eventi del 25 aprile organizzati dall'ANPI di Filottrano

Volevo segnalarvi le iniziative promosse dall'Anpi di Filottrano in occasione del 25 Aprile.


ven 23 aprile, palazzo Accorretti ore 21,15
presentazione del libro "La tonaca strappata" di Roberto Aniballi, con la gentile partecipazione di Giovanni Sartarelli

Dom 25 aprile ore 10 Manifestazione istituzionale 

interverranno Francesco Coppari, sindaco di Filottrano, Gessica Mastri presidente dell'ANPI di Filottrano e Anna Rosa Nannetti dell'ass. familiari delle vittime degli eccidi nazifascisti nei comuni di Marzabotto, Grizzana, Monzuno e territori limitrofi

da venerdi 23 a domenica 25, presso Palazzo Accorretti sarà allestita una mostra di documenti storici sui partigiani che hanno combattuto a Filottrano e libri sulla resistenza.

Domenica 25, presso il ristorante della piscina di Campocavallo, si terrà il pranzo dei partecipanti al Premio Fabrizi,  saranno presenti tra gli altri Sandro Ruotolo e Concita De Gregorio.

chi volesse partecipare mi faccia sapere entro domani ven 23 in mattinata.

nadia (pdfilottrano@libero.it) Confido nella vostra massiccia partecipazione. Buon 25 aprile a tutti!


 

13 commenti:

Flavio ha detto...

Vorrei sapere per Domenica 25 Aprile alla manifestazione qui a Filottrano chi porterà la bandiera dell'ANPI e quella del PD? Fatemi sapere. Al pranzo a Campocavallo non andrò, ma sarò presente alla manifestazione nel pomeriggio a Castelfidardo (ore 17,30). Ciao a Domenica. Flavio A.

Anonimo ha detto...

Ciao Flavio, la bandiera dell'Anpi credo la porti Gessica in quanto presidente dell'associazione, quella del PD, dobbiamo decidere.
Nadia

Anonimo ha detto...

Purtroppo (o per fortuna) io sarò fuori sabato e domenica.
Avrei voluto essere presente,
ma non posso chiedere troppo
alla mia famiglia !!
Un saluto a tutti i democratici.

Saverio

Flavio ha detto...

Ieri sera nel quadro della celebrazione del 65° anniversario della Liberazione, a Palazzo Accorretti, organizzato dall’ANPI di Filottrano si è svolto un incontro, in occasione della presentazione del libro- romanzo “la tonaca strappata”, di Roberto Annibali. Incontro comunque interessante nonostante l’ormai cronica scarsità di interesse della quasi totalità dell’opinione pubblica locale. Durante la presentazione Annibali ha voluto sottolineare che il suo lavoro è un atto di omaggio e di riconoscenza verso quel mondo religioso, quello che è stato prima fila, adoperatosi anch’esso a sostegno e a supporto della lotta partigiana, in tante parti del nostro Paese soprattutto in Piemonte. Parlando appunto di questa Regione ha ricordato, e si è soffermato su una frase di Bobbio che, secondo lui, oltre che efficace racchiude come sintesi perfetta quel periodo: “ Resistenza Incompiuta”. Incompiuta perché non tutti, come ben sappiamo, seppero interpretare quei valori in maniera condivisa. Stimolato da quelle parole, e da altro, scaturito nel breve dibattito mi ero ripromesso un breve intervento. Poi ho soprasseduto e ora, quel pensiero vorrei trascriverlo in questo spazio e condividerlo con quanti avranno la bontà d leggerlo. Volevo sottolineare che si sta scivolando in maniera preoccupante da “Resistenza incompiuta” a “Resistenza tradita”. Tradendo così il futuro del nostro Paese che la memoria di quanti dettero la propria vita. Velocemente due esempi: nel trevigiano un Sindaco leghista nega alla banda musicale di suonare Bella ciao, sostituirla con “il Piave”. Perché non suonarle tutte e due? Il neo presidente della Provincia di Salerno Cirielli (ricordate questo nome?Le Leggi a suo nome pro-Papi?) “cancella la Resistenza” e attacca “quella cultura antidemocratica al servizio della Russia comunista”, e fa l’elogio esclusivo dell’esercito americano. Invece riguardo le responsabilità a noi più vicine – e se vogliamo “colpe” di questa afasia, accompagnate da revisionismi- (si è ricordato i libri e i successivi film-di Pansa)queste sono molteplici. Noi abbiamo le nostre. Lo dico senza ipocrisia e senza timore di poter provocare la suscettibilità di alcuno. Lo dico a ragion veduta, ho vissuto quell’esperienza per anni in prima persona; parlo del “ Comitato “ Antifascista e a difesa dell’ordine Pubblico”. Ne facevano parte tutti i segretari delle forze politiche democratiche e antifasciste; a presiederlo era il Sindaco(pro tempore). Era nato per volontà del Consiglio Comunale. Morto per cause sconosciute. All’epoca del decesso le motivazioni non furono per nulla convincenti, anzi, si può parlare di vera e propria eutanasia: era di salute molto cagionevole si disse, respirava a mozziconi. Era per giunta residuale; meglio sopprimerlo. Per ricominciare sarebbe bene che i giovani (dell’ANPI- soprattutto) ripartissero da lì: Resuscitandolo. F.A.

Anonimo ha detto...

Per ragioni familiari domenica 25 sarò fuori Filottrano e dunque impossibilitato a partecipare. Me ne dispiaccio. Ciao a tutti.
Gianfranco

Flavio ha detto...

Così parlò Donadi Capogruppo IDV alla Camera dei Deputati:

«Sono un po’ stufo dell’etichetta di centro sinistra. Nella politica italiana destra e sinistra sono concetti da radere al suolo e da ricostruire sulla base di progetti nuovi. Abbiamo bisogno di passione e generosità e di pochi calcoli politici fatti a tavolino, di quelli che hanno visto indulgere il Pd su pallottolieri magici che gli elettori hanno rifiutato. E abbiamo bisogno di trovare presto, sulla base di valori trainanti, un leader, poiché nelle democrazie moderne non si può fare a meno di incarnare il progetto in una leadership».
Per chi volesse leggere l'intera intervista, andare sul sito dell'Unità e leggera il resto del "capolavoro"(si fa per dire!!)

Anonimo ha detto...

Brasili si dimette: no, resta. Il Pd cede sul rimpasto ma non detta i tempi. E si riparte a litigare

Ancona Era tutto fatto già dalla mattina. Alla mezza, appena concluse le cerimonie del 25 Aprile, Favia annuncia per le 19 una nota con le dimissioni del vicesindaco Franco Brasili e l’appoggio esterno all’amministrazione da parte dell’Idv. A ruota, il sindaco dice di voler andare avanti, puntando al supporto dei due voti di Duca e Quattrini, al momento all’opposizione. Il colpo di teatro si consuma nel tardo pomeriggio, mentre il sindaco dalla platea delle Muse si gusta il concerto della Liberazione. “Brasili non ha nessuna intenzione di dimettersi”, rimbalza dal Pd. Il vicesindaco, però, in serata ribatte: “Non è vero, sono disponibile a lasciare”. Fatto è che alle 21 passate l’Idv attendeva l’annunciata nota di apertura dei democratici, che arriva in redazione alle 21.35. Il momento del gran finale non è ancora arrivato.

Il segretario Pd Pierluigi Fontana cerca il sindaco per tutto il pomeriggio, non raggiungibile alle Muse (Gramillano si sarebbe poi assentato una mezzora). Ma è dura, non tutti nel Pd sono d’accordo sul comunicato, che suona, dicono i contrari, come un cedere all’Idv. Alla fine la nota - letta telefonicamente al sindaco - è firmata da Fontana e dal capogruppo Pierfrancesco Benadduci. Si “ribadisce la volontà di ripartire dall’alleanza” attuale. Si ritiene di “individuare insieme all’alleanza gli obiettivi di breve e medio periodo per ogni singolo settore”. Soprattutto - ed è questa la porta del rimpasto, si dice di puntare “sulla maggiore qualità ed autorevolezza dell’esecutivo e degli organi istituzionali del Comune”. Si precisa però che sarà il sindaco a decidere.

Gramillano, pur condividendo il documento Fontana-Benadduci. “Non può certo essere questione di poche settimane, qui si parla di qualche mese. Si farà la verifica e, se non sarà positiva in tutto, si ricercherà la maggiore qualità”, dice in serata ribadendo la posizione della mattina. Non da poco. “Io non mi dimetto, alle mie spalle ho i 28 mila elettori del ballottaggio, non voglio deluderli - aveva detto -. Certo, si può migliorare. Stiamo affrontando questioni come Metro, viabilità, turismo, macchina comunale: prima di dare un giudizio ci vuole un po’ di tempo. Dico sì ad una verifica dello stato di fatto, anche sui singoli assessori, ma non ora. Direi la fine dell’anno”. Aveva aggiunto: “Non voglio stare senza l’Idv, che però deve considerare la realtà dei fatti e a condividere i tempi. Per la fine dell’estate ci saranno cose fatte. Se su delibere che fanno il bene della città l’Idv dà l’appoggio esterno o non dà appoggio, se ne assume le responsabilità”. E su eventuali assist: “Duca mi ha appoggiato al ballottaggio, si è astenuto sul bilancio (non ha detto niente sul Metro; ndr), i grillini lo stesso. Appoggi per andare avanti credo ci siano”. E la senatrice Magistrelli: “La maggioranza non si cambia, a meno che non sia Favia a metterla in crisi. Il fatto è che lui ha un’idea politica contraria al centrosinistra. Il sindaco deve garantire la governabilità”.

Flavio ha detto...

"Cara Cecilia hai ragione: risvegliamo l'uguaglianza"
di Pier Luigi Bersani
Cara Cecilia,
le cose stanno come dici tu. Quella che descrivi è la sfida più grande per noi. Non può esserci una politica progressista senza un’idea e un sentimento di uguaglianza. C’è scarsa cittadinanza oggi, anche nella testa della nuova generazione, per quella idea. Parole come libertà, responsabilità, merito, diritti, ancorché ardue, sono tuttavia pronunciabili. La parola uguaglianza lo è molto meno. Non pensare che sia una novità. Nella mia adolescenza, ad esempio, il classismo era senso comune. Poi l’aria rapidamente cambiò; mai concedere qualcosa alla sfiducia! Affermare l’uguale dignità e libertà di tutte le persone del mondo, comprese quelle che incontriamo alla porta di casa, è appunto un compito della nostra politica. La parzialità, la gradualità e il realismo delle soluzioni che la politica offre devono sempre illuminare e mai occultare i nostri valori di fondo.

Hai ragione: i luoghi di socializzazione sono le palestre vere per far maturare nei giovani nuove convinzioni. Una discussione, un confronto che siano battaglia di idee: la scuola dovrebbe costruire spazi per tutto questo. Non dimentichiamo tuttavia quello che possiamo fare noi. Rompendo qualche schema e qualche ritualità anche dove siamo forti e radicati. Anche lì bisogna farci trovare dove c’è il problema e combattere a viso aperto perché non trovi risposta in regressioni culturali e ideali. La ricorrente fine delle ideologie ne ha sempre fatte nascere di nuove. Berlusconismo e leghismo che cosa sarebbero mai? Dobbiamo ricordarci (e lo dico prima di tutti a me stesso!) che il nostro compito non è solo trasmettere scelte politiche o programmi ma un sistema di idee che viene prima. La comune umanità degli uomini, la loro comune dignità, sono la nostra vera cifra che dobbiamo rendere più visibile nel volto del partito che vogliamo costruire. In altre parole, l’idea di uguaglianza esiste negli uomini, esiste nelle persone (anche nei giovani!). Quando dorme, va risvegliata.
PS: Questa è la risposta del Segretario del PD ad una ragazza che solleva un problema e mette in guardia dei rischi incombenti e chiedeva il perché, anche in zone tranquille e solidali come l'Emilia Romagna incominciano prepotentemente a venire alla luce con crescenti segnali di intolleranza e di vera e propria xenofobia, nei confronti dell'Altro.

gabriella ha detto...

Non so chi è l'anonimo che scrive sulle avventure di Ancona, ma ringraziamo per chiarirci dove va l'IDV, anche se Favia lo conosciamo anche noi

GABRIELLA ha detto...

Bella manifestazione,ho parlato con alcuni che ricordano alcuni fatti perfettamente ed ho scoperto chi è il primo nome che appare nella liste dei 10 eroi

Anonimo ha detto...

Per Flavio.
Il comitato di cui anch'io mi ricordo, avendone fatto parte, morì, credo, nel periodo 1992 - 1993, per logoramento dei protagonisti che l'avevano promosso, ossia i partiti politici filottranesi (bei tempi quando esistevano!). Ero a Bergamo per lavoro, persi di vista il comitato, ma credo che le cose siano andate più o meno così. I pallino passò in mano alla sola amministrazione comunale già da allora.
Nella mostra dell'ANPI a palazzo Accorretti c'era un manifesto del 1981, forse l'anno della costituzione del comitato stesso, che fu presieduto anche da mio padre.
Dario Pasquini dovrebbe ricordarsi senz'altro tutta la vicenda.
L'Anpi ha proposto all'Amministrazione comunale di promuoverne un altro di comitato, per organizzare la celebrazione di tutte le manifestazioni civili, ma siamo riusciti a ottenere il solo inserimento del nostro presidente e di un oratore "speciale", la professoressa A. R. Nannetti, all'interno della manifestazione del 25 aprile. Niente di più. Varrà senz'altro la pena insistere e il P.D., unico partito filottranese organizzato, potrà fare molto, con l'aiuto dei consiglieri comunali.
A presto
Guido Carletti

Flavio ha detto...

Il comitato morì non nel periodo di Tangentopoli(92-93), ma successivamente. La sua fine non avvenne nel periodo dell'Amministrazione Pasquini. Ora cerchiamo di impegnarci TUTTI nel ridarle la vita. Il PD, credo, farà la sua parte.

gabriella ha detto...

Infatti nel 94 io e la Prof: Gabriella Focante abbiamo allestito una bellissima mostra in Comune