giovedì 26 giugno 2008

In nessun Paese democratico


Spaventosa la scena di Berlusconi che urla davanti alla platea della Confesercenti mentre lo fischiano. Come sempre, quando parla di cose sue, perde il controllo e non somiglia a nessun leader politico di nessun Paese democratico. Somiglia, va detto, solo a Mussolini, col suo gesticolare e il suo urlare esagerati. E se Mussolini alla distanza appare appena un po’ più ridicolo, è solo perché ai suoi tempi la tv non c’era e, per così dire, la recitazione era più teatrale. Invece Berlusconi conosce come le sue tasche (perché si tratta proprio delle sue tasche) il mezzo televisivo e sa che ogni battito di ciglia verrà notato e ogni respiro amplificato. Ora sostiene che 800 giudici (ha già pronta la lista nera) ce l’hanno con lui, ma è l’uomo più potente e ricco d’Italia e non si capisce perché abbia tanta paura di farsi processare per un’accusa che definisce ridicola. Per tacitare ogni critica un esercito di sottoposti, ogni giorno, da tutte le (sue) tv, ci ricorda che Berlusconi è stato votato, ma questa non è la spugna per cancellare il problema: è il problema.


di Maria Novella Oppo
da L'Unità.

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