venerdì 14 dicembre 2007

Ricicloni di tutto Filottrano unitevi

Si è tenuta oggi a Tolentino la cerimonia finale dei "Comuni Ricicloni per la Regione Marche" (giunto alla 5 edizione). Il concorso promosso da Legambiente Marche, Assessorato Regionale all'Ambiente e Arpam premia i comuni più virtuosi nella raccolta differenziata. Sul podio quest'anno brillano, tra gli altri, i comuni di Montelupone e Porto Sant'Elpidio (raccolta differenziata prossima al 60%, un vero record per la nostra Regione). Per una rassegna completa delle varie categorie vi rimando al sito di Legambiente Marche. Degna di nota anche l'exploit dei comuni del consorzio CIR 33 Vallesina-Misa. Al comune di Filottrano neanche una piccola menzione...chissà perchè?! Purtroppo in molti paesi la raccolta differenziata stenta ad attecchire e viene ancora lasciata alla buona volontà dei singoli cittadini. E' chiaro che molte responsabilità vanno attribuite anche al consorzio che gestisce i rifiuti nella zona. Scontato - forse non troppo - dire che il primo passo possiamo farlo noi cittadini RIDUCENDO LA QUANTITA' di RIFIUTI e RIUSANDO. Che ne pensate? Seguite alcune buone pratiche? Perchè non ce le raccontiamo...
Buona giornata
Eleonora

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella l'idea di scambiarci suggerimenti e consigli.

Allora a casa mia faccio la predica tutti i giorni ai miei per curare al massimo la raccolta differenziata, babbo è un po' piu' duro d'orecchi (in tutti i sensi!) mamma invece è quella piu' ligia al dovere.
Credo che al 60 % nella nostra famiglia ci arriviamo.
Certo mi piacerebbe avere la possibilità di riciclare anche l'umido.

ecco i miei accorgimenti di riciclaggio:
- al lavoro non uso i bicchierini di plastica per il caffè ma quelli di vetro che poi lavo semplicemente con acqua
– utilizzo i sacchetti di plastica piu' volte possibile
- i miei nipoti disegnano sul retro dei fogli della mia tesi (non l'originale,ovviamente,ma i fogli stampati durante la stesura) tant'e' che la nipote mi esce ogni tanto con vocaboli del tipo: società dell'informazione, commercio elettronico ecc...)
-beviamo acqua del rubinetto! non immaginate quante bottiglie di plastica si risparmiano
-cerco di razionalizzare lo spazio dei rifiuti in modo che occupino meno spazio possibile (tecnica imparato in svezia dove sono molto piu' attenti di noi all'ambiente)
- al supermercato invece delle buste in plastica prendiamo spesso gli scatoloni di cartone
- nell'acquisto prediligo confezioni di prodotto poco voluminose e tendo ad evitare i monodose


Sarebbe bello arrivare anche noi di filottrano al 60%!!!
Nadia

Anonimo ha detto...

la raccolta differenziata efficace è faticosa impone un certo ordine a casa però può far costare meno il servizio ad ogni utente. Una raccolta efficace necessita di differenziare l'umido, che è circa il 30% del totale, ed è un ulteriore impegno per i cittadini. Il comportamento virtuoso però deve essere premiato immediatamente prevedendo la tariffa su quanto effettivamente conferito da ciascuno. Non si può contare sulla sola sensibilità ecologica (sono ancora troppo pochi quelli che la dimostrano con i propri comportamenti quotidiani) per diminuire i rifiuti ma su incentivi economici; infine per far sentire tutti uguali un buon controllo della polizia municipale. Discorso importante è quello sull'educazione che passa per la scuola ma necessita di altro spazio.

Anonimo ha detto...

Il livello del "riciclo" filottranese sconta una assenza perdurante da parte della locale amm.ne che, invece di attivarsi concretamente,(vedi la raccolta porta a porta la cui istituzione richiede tempo, organizzazione ecc..), organizza convegni (sala semivuota), assolutamente inutili.
L'aspetto educativo infatti, indispensabile per proiettarsi in un futuro sostenibile, deve essere inserito in un contesto OPERATIVO concreto, fatto di comportamenti basati su regole che sono fatte rispettare, su riconoscimenti economici per i virtuosi, su metodi di raccolta innovativi. Ciò che sorprende in tutto ciò è che non c'è da inventare nulla; basterebbe copiare coloro che già fanno bene tali cose. E per inciso i 2 comuni "ricicloni" -Montelupone e Porto S.Elpidio - giunti primi nella 5^ edizione del premio "Comuni Ricicloni" indetto da Legambiente e Arpam, si sono anche aggiudicati il premio messo in palio dalla Regione Marche pari a 100.000,00 Euro. Quindi....
Concludo con un riferimento alle abitudini ..famigliari. Avendo un pò di terra, abbiamo preso le campane per l'umido. Il resto... è quello che passa il convento.
Giovanni

Anonimo ha detto...

Aggiungo altri suggerimenti:
- mia madre utilizza borse di juta per la spesa (io se faccio una spesa poco voluminosa non prendo la busta che ti danno - vedi Auchan)
- utilizziamo l'acqua dove abbiamo lessato le verdure per annaffiare
- utilizziamo l'acqua dove abbiamo bollito la pasta per lavare i piatti
- usiamo fondi caffè e gusci uova per concimare i fiori
- raccogliamo quasi tutte le bucce della frutta per gli animali
- sarebbe buona pratica utilizzare i riduttori di flusso

Buona giornata
Eleonora

Anonimo ha detto...

i gusci delle uova, come li usi? basta metterli semplicemente sulla terra?
- per le buste hai ragione, devo sollecitare di piu' i miei su questo aspetto.

Nadia

Anonimo ha detto...

Sì, mamma li tritura e li mette nei vasi. Per le buste deve cambiare la mentalità. Domenica sono stata all'Auchan e ho comprato poche cosette. Alla cassa ho detto alla commessa che non volevo la busta, lei mi ha gurdato strabuzzando gli occhi (per lei è oramai automatico infilare tutto dentro). E' chiaro che non sempre è possibile ma se uno si ricorda ogni tanto, già sarebbe qualcosa.

Anonimo ha detto...

Ele, volevo chiederti una cosa che non ho mai ben capito: ma il tetrapack si può riciclare? e dove va buttato? tra la carta?

Anonimo ha detto...

chi sa dove deve andare il polistirolo? Busta blu o bianca?
Grazie

Anonimo ha detto...

Il polistirolo va insieme alla plastica, e il tetrapak (pulito e senza eventuali parti in plastica, con la carta.
Letto su "donna moderna". Dite sia attendibile?
Nadia

Anonimo ha detto...

dal sole24ore del'8-1-2008 per noi e i nostri amministratori comunali:

La soluzione? Il modello Albairate: paghi solo quello che non ricicli
di Riccardo Barlaam
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8 gennaio 2008
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C'è un piccolo caso di scuola in Lombardia sulla raccolta dei rifiuti che potrebbe insegnare molto alla Campania (anche se, seguendo la cronaca di questi giorni, sembra di parlare di un altro pianeta). Il Consorzio dei rifiuti dei Navigli che raggruppa una serie di piccoli comuni della provincia di Milano e di Pavia ha attivato da una decina d'anni un sistema di raccolta differenziata che prevede, attraverso un sistema elettronico, il pagamento di una tassa dei rifiuti meno elevata per chi ricicla di più. Funziona così. Nelle strade dei Comuni che aderiscono al Consorzio non ci sono cassonetti. Ed è impossibile non fare la raccolta differenziata perché non si possono buttare i rifiuti da nessun altra parte (a meno di non caricarseli in auto e portarli altrove, ma è un po' scomodo oggettivamente oltreché profondamente ingiusto a livello civico).

Così nei comuni del Consorzio Navigli i rifiuti, a seconda della tipologia, vengono raccolti per strada, davanti alle abitazioni, con un calendario prestabilito che cambia da Comune a Comune (disponibile online e aggiornato di anno in anno). A ogni residente il Consorzio fornisce il contenitore in plastica per la raccolta dell'umido, i sacchi di diverso colore per la raccolta differenziata (biomais per l'umido), della plastica (sacchi gialli), e dei rifiuti indifferenziati (sacco bianco, quello su cui si calcola la tassa dei rifiuti).

Il codice a barre sulla spazzatura. Oltre ai sacchi a ogni famiglia viene fornito un blocchetto di tagliandi elettronici con i codici a barre (codice che identifica il residente o il nucleo familiare). E su ogni sacco bianco - che, appunto, raccoglie i rifiuti che non vengono riciclati - viene posto un tagliandino con il codice a barre. L'operatore ecologico attraverso un lettore ottico risale al nucleo familiare che ha gettato quel sacchetto. E a fine anno la tassa sui rifiuti viene calcolata tenendo conto di quanti tagliandini elettronici quel gruppo familiare ha utilizzato. Il sistema funziona. E dopo i primi tempi di rodaggio ha permesso di arrivare a dei livelli di raccolta differenziata che superano il 60 per cento rispetto alla raccolta totale, con punte fino al 90%.

Una famiglia tipo di quattro persone in questo modo riesce a "produrre" ogni settimana un solo sacchetto bianco di rifiuti indifferenziati, e ricicla circa 3/4 sacchi da 50 litri pieni zeppi di contenitori in plastica (bottiglie, bottigliette, vasetti di yogurt,...), innumerevoli sacchetti pieni di carta, cartone e giornali, più 6/7 sacchetti di umido che diventano compost. Concime organico.

Determinante per la riuscita di questo sistema è stato l'incentivo economico: il risparmio sulle tasse. E la consapevolezza tangibile di inquinare meno. Il successo dell'iniziativa ha premiato anche alcuni sindaci della zona che sono stati rieletti con più del 60% dei voti per il secondo mandato.

Anonimo ha detto...

Di questa procedure ne avevo già sentito parlare, ma per renderla concreta anche a Filottrano, cosa dovremmo fare?
Penso che l'ambiente a partire da una seria raccolta differenziata, sia uno degli argomenti che dovremmo affrontare in maniera seria.