Esprimo tutto il mio cordoglio per la morte delle roboanti promesse elettorali della giunta Coppari, annunciata in diversi media nei giorni scorsi in un rivoluzionario ed atipico prototipo di “programma elettorale al contrario”, praticamente una lista virtuale delle cose che non si potranno fare ed un velato invito alla cittadinanza a non pretendere troppo ed ad abbandonare ogni velleità di miglioramento e sviluppo sensibile della città. Ho una speranza ed una certezza: la prima è che questo comportamento non faccia proseliti, la seconda è che si sarebbe arrivati prima o poi a questo risultato analizzando la pregressa e continuativa linea di amministrazione locale: bilanci più che piatti aggrappati solo ai proventi da oneri di urbanizzazione, minore partecipazione percentile ai servizi dovuti ai cittadini (vedi mense scolastiche), aumento orizzontale delle tariffe, rifiuto di nuove possibilità grazie alle mutate normative (ristrutturazione del debito), assenza nelle opportunità alternative di reperimento di fondi. A dimostrazione di quest’ultima affermazione giova ricordare, e non è mai troppo tardi, che Filottrano è stato, se non erro, l’unico comune della provincia a non aver nemmeno presentato un progetto per l’assegnazione di nuovi fondi europei (FESR). In quest’ottica di inedita enfasi informativa e partecipativa dell’attuale amministrazione, spetta alle minoranze colmare qualche lacuna e completare il quadro generale. Su 18 mozioni presentate dalle minoranze in consiglio comunale, trascurando le interpellanze inevase, 15 sono state respinte. Chiaramente erano tutte proposte tese al miglioramento della qualità di vita del cittadino filottranese, alcune non avrebbero intaccato minimamente le casse comunali, altre le avrebbero addirittura rimpinguate. L’ultima in ordine di tempo proponeva l’introduzione dell’amministrazione partecipativa, cioè permettere ai cittadini di scegliere come impiegare una piccola parte del bilancio comunale, che in questo stato di difficoltà penso sarebbe stato un ottimo segnale di apertura del palazzo rispetto ai “sudditi”, indovinate la risposta ?! Un’ultima annotazione numerica rivolta all’amministrazione che si arroga il diritto in consiglio di fare e disfare a proprio gradimento ogni cosa dietro lo scudo di “rappresentiamo la maggioranza”, dimenticandosi di aggiungere l’aggettivo “relativa”. In effetti confrontando il numero degli aventi diritto al voto ed i voti effettivamente ottenuti dalla lista Coppari, se ne deduce la percentuale del 30,2%.........à da passà ‘à nuttata !!
Saverio Borgognoni
Vice coordinatore PD Filottrano