lunedì 30 marzo 2009
Ancora Debora
Debora Serracchiani Ospite di Daria Bignardi venerdì scorso. L'intervista è stata trasmessa dopo mezzanotte, per chi a quell'ora già dormiva, o chi la vuole rivedere, ecco a voi il video.
Nadia
Ps: In gamba questa ragazza, vero?
venerdì 27 marzo 2009
Filottrano e la crisi
Un appuntamento da non perdere: lunedì 30 marzo, ore 21:15, presso il salone d'onore di Palazzo Accoretti.
Si parlerà della crisi, dell'economia e delle soluzioni a favore di imprese e lavoratori.
Saranno presenti Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, Patrizia Casagrande, Presidente della Provincia di Ancona, il senatore Giorgio Tonini, responsabile Economia del Partito Democratico e i maggiori esponenti dell'imprenditoria della nostra città.
A coordinare il convegno Gianfranco Giretti, candidato Sindaco di Filottrano e Giovanni Morresi del PD di Filottrano.
Vi invitiamo a partecipare: è l'occasione per avere insieme istituizioni ed imprenditori per discutere, confrontarsi e trovare soluzioni ad un problema che ci riguarda tutti.
Per info: pdfilottrano@libero.it
Etichette:
Economia,
Iniziative,
PD,
Politica locale
martedì 24 marzo 2009
NOI Il PD 21 Marzo 2009
Si è tenuta a Roma lo scorso 21 Marzo l'assemblea nazionale dei circoli del PD. Good vibrations allo studio 5 di Cinecittà! Una marea di delegati arrivati da ogni parte d'Italia: da Agrigento passando per Rivarolo, da Udine e da Avellino, senza dimenticare i cugini di Parigi. Un entusiasmo contagioso dalla base. Le parole di Dario Franceschini scaldano il cuore e raccolgono l'applauso di tutti. E' finita la stagione dei litigi, ora è il tempo di dare voce alla base. Che sia iniziata una nuova primavera per il PD? Noi del circolo di Filottrano c'eravamo.
Assemblea generale degli iscritti al PD di Filottrano
E’ convocata per mercoledì 25 marzo alle 21:15 presso la sede del Circolo l’assemblea generale degli iscritti per importanti comunicazioni e conseguente discussione sulle elezioni amministrative di giugno.
E’ importante la presenza di tutti.
Come sempre la riunione è aperta.
Cordialmente
E’ importante la presenza di tutti.
Come sempre la riunione è aperta.
Cordialmente
Tutti pazzi per Debora
Il suo intervento all'assemblea dei circoli che si è svolta sabato a Roma, sta spopolando in rete e sta ricevendo moltissimi consensi, Lo proponiamo per chi non avesse avuto modo di vederlo.
mercoledì 18 marzo 2009
Il Mio Amico Sindaco
Voglio spendere due parole per una persona, anche perché in questi tempi di recessione è l’unica cosa che ci rimane da spendere ma dobbiamo essere ottimisti ed io voglio esserlo per il futuro e per l’amico al quale dedico e queste semplici righe.
Gianfranco Giretti, il nostro candidato sindaco.
Qualcuno potrà pensare “Ma chi sei tu?”, “Un industriale?”, “Un politico influente?”. Niente di tutto ciò, sono uno di voi. Sono un uomo che ha avuto la possibilità di conoscere e frequentare questa persona da vicino nel corso di quest’ultimo anno, nell’ambito del circolo PD.
Tralascio i suoi, se pur notevoli, trascorsi professionali da dirigente in una multinazionale, quindi ben allenato e preparato alla gestione delle risorse umane, qualità fondamentale in un sindaco, per sfruttare al massimo le eccellenze di ogni singolo componente di una squadra e raggiungere così l’obiettivo del bene comune in modo veloce ed efficace. Vorrei invece soffermarmi sulle qualità politiche e umane del nostro candidato sindaco. Qualità politiche nel senso letterale della parola, poiché in greco antico il termine”politica” significa l’arte di amministrare lo stato o la città. L’abbinamento “arte” e “politica” mi piace poiché riassume in due parole il percorso del sig. Giretti in questo delicato campo. L’impegno di Gianfranco in politica si è sviluppato grazie alla passione e all’affetto (qualità proprie degli artisti) verso la sua città natia e per la voglia che ha di farla crescere e condurla nel terzo millennio, perché, diciamo la verità, noi a Filottrano siamo fermi al 1999!
Sarà innanzitutto un sindaco a tempo pieno, ma non un mestierante della politica perché è lontano dai giochi e dai sotterfugi di potere che oramai tutti noi siamo abituati a vedere. Non è un “carrierista”, non ha nessuno da sistemare. Vuole solo il bene del suo paese e dei suoi abitanti e questo già basta per riporre in lui la nostra fiducia. Tutto ciò lo sta già dimostrando. Cerca la partecipazione dei cittadini andandoli a trovare nelle loro frazioni per conoscere i problemi reali, cerca di ricreare nel paese un’assistenza sanitaria oramai inesistente. Non è un monarca sul suo trono né tantomeno noi i suoi sudditi. Non ci illude, non ci promette “ponti sullo stretto” né tantomeno sul musone. Ci dice semplicemente sprechiamo di meno, investiamo sul futuro e i frutti si vedranno. Non vuole la discarica a Filottrano, nonostante qualcuno lo lasci intendere con tanto di affissione pubblica (pagata da tutti). Perché, che i “comunisti” mangino i bambini è un fatto assodato e digerito, ma che vogliano anche la discarica è tutto da dimostrare, potete stare tranquilli. Il suo, è un impegno trasparente e disinteressato esattamente come la politica di cui si fa portavoce e di cui tutti noi abbiamo bisogno. Una politica rivolta al benessere collettivo e non a quello oligarchico. Il dott. Giretti oggi a Filottrano, a dispetto della sua età matura (non me ne voglia), è l’interprete più rappresentativo e fulgido della voglia di rinnovamento politico, poiché questo si fa con idee e azioni, non con l’anagrafe.
In conclusione, cari filottranesi, voglio solamente dirvi di ricordare queste cose quando a giugno dovrete prendere delle decisioni. Queste sono le cose che ha percepito un cittadino comune come voi conoscendo Gianfranco Giretti da vicino. Una persona di cui ci si po’ fidare. Spero che un giorno qualcuno, chiacchierando con noi, ci chieda: “Ma chi è il sindaco di Filottrano?” E noi, finalmente da precursori e non da ultimi della fila, potremo rispondergli: “E’ un amico!”
di Saverio Borgognoni
Gianfranco Giretti, il nostro candidato sindaco.
Qualcuno potrà pensare “Ma chi sei tu?”, “Un industriale?”, “Un politico influente?”. Niente di tutto ciò, sono uno di voi. Sono un uomo che ha avuto la possibilità di conoscere e frequentare questa persona da vicino nel corso di quest’ultimo anno, nell’ambito del circolo PD.
Tralascio i suoi, se pur notevoli, trascorsi professionali da dirigente in una multinazionale, quindi ben allenato e preparato alla gestione delle risorse umane, qualità fondamentale in un sindaco, per sfruttare al massimo le eccellenze di ogni singolo componente di una squadra e raggiungere così l’obiettivo del bene comune in modo veloce ed efficace. Vorrei invece soffermarmi sulle qualità politiche e umane del nostro candidato sindaco. Qualità politiche nel senso letterale della parola, poiché in greco antico il termine”politica” significa l’arte di amministrare lo stato o la città. L’abbinamento “arte” e “politica” mi piace poiché riassume in due parole il percorso del sig. Giretti in questo delicato campo. L’impegno di Gianfranco in politica si è sviluppato grazie alla passione e all’affetto (qualità proprie degli artisti) verso la sua città natia e per la voglia che ha di farla crescere e condurla nel terzo millennio, perché, diciamo la verità, noi a Filottrano siamo fermi al 1999!
Sarà innanzitutto un sindaco a tempo pieno, ma non un mestierante della politica perché è lontano dai giochi e dai sotterfugi di potere che oramai tutti noi siamo abituati a vedere. Non è un “carrierista”, non ha nessuno da sistemare. Vuole solo il bene del suo paese e dei suoi abitanti e questo già basta per riporre in lui la nostra fiducia. Tutto ciò lo sta già dimostrando. Cerca la partecipazione dei cittadini andandoli a trovare nelle loro frazioni per conoscere i problemi reali, cerca di ricreare nel paese un’assistenza sanitaria oramai inesistente. Non è un monarca sul suo trono né tantomeno noi i suoi sudditi. Non ci illude, non ci promette “ponti sullo stretto” né tantomeno sul musone. Ci dice semplicemente sprechiamo di meno, investiamo sul futuro e i frutti si vedranno. Non vuole la discarica a Filottrano, nonostante qualcuno lo lasci intendere con tanto di affissione pubblica (pagata da tutti). Perché, che i “comunisti” mangino i bambini è un fatto assodato e digerito, ma che vogliano anche la discarica è tutto da dimostrare, potete stare tranquilli. Il suo, è un impegno trasparente e disinteressato esattamente come la politica di cui si fa portavoce e di cui tutti noi abbiamo bisogno. Una politica rivolta al benessere collettivo e non a quello oligarchico. Il dott. Giretti oggi a Filottrano, a dispetto della sua età matura (non me ne voglia), è l’interprete più rappresentativo e fulgido della voglia di rinnovamento politico, poiché questo si fa con idee e azioni, non con l’anagrafe.
In conclusione, cari filottranesi, voglio solamente dirvi di ricordare queste cose quando a giugno dovrete prendere delle decisioni. Queste sono le cose che ha percepito un cittadino comune come voi conoscendo Gianfranco Giretti da vicino. Una persona di cui ci si po’ fidare. Spero che un giorno qualcuno, chiacchierando con noi, ci chieda: “Ma chi è il sindaco di Filottrano?” E noi, finalmente da precursori e non da ultimi della fila, potremo rispondergli: “E’ un amico!”
di Saverio Borgognoni
sabato 14 marzo 2009
83 euro al mese
Vi riporto l'editoriale di oggi di Concita De Gregorio. La leggo spesso e trovo i suoi interventi molto intelligenti e "delicati". Una boccata di aria fresca in tanto rumore per nulla.
Nadia
Fate attenzione alle parole, poi passate ai numeri. Nei titoli dei tg la proposta del ministro Sacconi (la controproposta di governo dopo la bocciatura dell'assegno di disoccupazione di Franceschini) è annunciata così: «Pacchetto di aiuti ai precari: raddoppiata l'indennità di disoccupazione per i cocopro». Ma che bella notizia, vediamo meglio. Requisiti richiesti: aver guadagnato fra 5 e 11 mila euro nel 2008, avere tra 3 e 10 mesi di versamenti per la pensione, aver lavorato in un'azienda di un settore in crisi. Già, come si vede, è una piccola platea di precari: circa 10 mila su 800 mila, ha calcolato Lavoce.info. L'1,3 per cento del totale. Esclusi, tanto per fare esempi, i precari della pubblica amministrazione e quelle migliaia di giovani costretti alla partita Iva pur di avere un ingaggio. Quelli, che diamine, sono liberi professionisti. Passiamo ai conti, adesso. Quanto spetterà a questi diecimila fortunatissimi? Una cifra una tantum pari al 20 per cento dell'ultimo stipendio. Non il 10: il 20. Da qui il giubilo per il raddoppio. E quanto è il 20 per cento dell'ultimo stipendio dei pochi eletti? Meno di mille euro. Se si divide per un anno sono 83 euro virgola 33 periodico al mese, 83 sontuosi euro, 2 euro e 76 al giorno. Non si può dire che siano i soldi per le sigarette perché fumare è un vizio. Non si può nemmeno fare la divisione, ammonisce il ministro, perché è una somma una tantum, non è detto che debba servire per un anno, magari in due-tre giorni una settimana al massimo il cocopro con quel gruzzoletto mette su una bella attività in proprio, apre un service, rileva un'impresa, chi può dirlo. È un incentivo alla fantasia italica. Chiaro adesso? Non solo. Il ministro prosegue: «I precari che ricevono il sussidio potranno anche accettare piccoli lavori». Lavoretti, lavori semplici e umili, sono anzi invitati a farlo. Dog sitter nei quartieri alti, falegnami a cottimo, lustrascarpe in galleria e pazienza se nel frattempo sono arrivati i cingalesi a fare gli sciuscià. Cosa vuoi che sia. Indietro gli ultimi, avanti i penultimi. La guerra è fra poveri e pazienza per la laurea in informatica o in ingegneria aeronautica (quelle umanistiche sono ormai pubblicamente disprezzate). Del resto, anche le ragazze che vanno a fare pulizia in casa di chi può permetterselo hanno spesso una laurea, provate a chiedere, quasi tutte un diploma (da infermiera, da educatrice d'infanzia) stanno zitte e puliscono per terra, non si lamentano. È così che si fa. Prendete le badanti romene ad esempio, perbacco. La Romania esempio di cultura mite. Ci voleva Sacconi per il riscatto romeno. Tremonti, intanto, se la prende con Draghi: gli danno fastidio tutti questi controlli di Bankitalia. I controlli in generale, si direbbe. E' un problema, in effetti, tutta questa gente che sta lì a vedere cosa fai. Zittire, eliminare. Dopo si lavora meglio. Dice Giovanni De Luna a Bruno Gravagnuolo che «Berlusconi ha fastidio fisico per la democrazia». Dice Marco Paolini a Scampia che «l'economia si è mangiata la cultura, eppure possiamo ancora farcela». Davvero? Possiamo? Il tribunale dei ministri, racconta Federica Fantozzi, accusa Francesco Storace di corruzione in concorso con Giampaolo Angelucci. Parliamo di Sanità. O di economia, se preferite.
Nadia
Fate attenzione alle parole, poi passate ai numeri. Nei titoli dei tg la proposta del ministro Sacconi (la controproposta di governo dopo la bocciatura dell'assegno di disoccupazione di Franceschini) è annunciata così: «Pacchetto di aiuti ai precari: raddoppiata l'indennità di disoccupazione per i cocopro». Ma che bella notizia, vediamo meglio. Requisiti richiesti: aver guadagnato fra 5 e 11 mila euro nel 2008, avere tra 3 e 10 mesi di versamenti per la pensione, aver lavorato in un'azienda di un settore in crisi. Già, come si vede, è una piccola platea di precari: circa 10 mila su 800 mila, ha calcolato Lavoce.info. L'1,3 per cento del totale. Esclusi, tanto per fare esempi, i precari della pubblica amministrazione e quelle migliaia di giovani costretti alla partita Iva pur di avere un ingaggio. Quelli, che diamine, sono liberi professionisti. Passiamo ai conti, adesso. Quanto spetterà a questi diecimila fortunatissimi? Una cifra una tantum pari al 20 per cento dell'ultimo stipendio. Non il 10: il 20. Da qui il giubilo per il raddoppio. E quanto è il 20 per cento dell'ultimo stipendio dei pochi eletti? Meno di mille euro. Se si divide per un anno sono 83 euro virgola 33 periodico al mese, 83 sontuosi euro, 2 euro e 76 al giorno. Non si può dire che siano i soldi per le sigarette perché fumare è un vizio. Non si può nemmeno fare la divisione, ammonisce il ministro, perché è una somma una tantum, non è detto che debba servire per un anno, magari in due-tre giorni una settimana al massimo il cocopro con quel gruzzoletto mette su una bella attività in proprio, apre un service, rileva un'impresa, chi può dirlo. È un incentivo alla fantasia italica. Chiaro adesso? Non solo. Il ministro prosegue: «I precari che ricevono il sussidio potranno anche accettare piccoli lavori». Lavoretti, lavori semplici e umili, sono anzi invitati a farlo. Dog sitter nei quartieri alti, falegnami a cottimo, lustrascarpe in galleria e pazienza se nel frattempo sono arrivati i cingalesi a fare gli sciuscià. Cosa vuoi che sia. Indietro gli ultimi, avanti i penultimi. La guerra è fra poveri e pazienza per la laurea in informatica o in ingegneria aeronautica (quelle umanistiche sono ormai pubblicamente disprezzate). Del resto, anche le ragazze che vanno a fare pulizia in casa di chi può permetterselo hanno spesso una laurea, provate a chiedere, quasi tutte un diploma (da infermiera, da educatrice d'infanzia) stanno zitte e puliscono per terra, non si lamentano. È così che si fa. Prendete le badanti romene ad esempio, perbacco. La Romania esempio di cultura mite. Ci voleva Sacconi per il riscatto romeno. Tremonti, intanto, se la prende con Draghi: gli danno fastidio tutti questi controlli di Bankitalia. I controlli in generale, si direbbe. E' un problema, in effetti, tutta questa gente che sta lì a vedere cosa fai. Zittire, eliminare. Dopo si lavora meglio. Dice Giovanni De Luna a Bruno Gravagnuolo che «Berlusconi ha fastidio fisico per la democrazia». Dice Marco Paolini a Scampia che «l'economia si è mangiata la cultura, eppure possiamo ancora farcela». Davvero? Possiamo? Il tribunale dei ministri, racconta Federica Fantozzi, accusa Francesco Storace di corruzione in concorso con Giampaolo Angelucci. Parliamo di Sanità. O di economia, se preferite.
lunedì 9 marzo 2009
CONCESSIONI CIMITERIALI - ATTENZIONE!
Poiché, su segnalazione di un concittadino, abbiamo potuto verificare che le concessioni cimiteriali anteriori al 1976 non sono revocabili (salvo casi molto particolari - vedi pronunciamento della V sezione del Consiglio di Stato, n. 5505, datata 11 ottobre 2002, relativa al D.P.R. n. 803/1975) invitiamo l'amministrazione comunale e il Responsabile della 5^ area a riconsiderare il bando per la regolarizzazione delle concessioni cimiteriali (del 16 settembre 2008 con scadenza al 16 marzo 2009) e i cittadini, titolari di concessione anteriore al 10/02/1976, a porre la massima attenzione prima di firmare qualunque documento che preveda revoca (o rinnovo) di concessioni.
Iscriviti a:
Post (Atom)